martedì, novembre 24, 2009

IL CAVALIERE E IL SUO GOVERNO PERSONALE

Con il “processo breve”, dopo l’annullamento del lodo Alfano, siamo all’ennesimo tentativo di ‘salvare’ il Presidente del Consiglio dai ‘processi’ che lo riguardano. Per Berlusconi contano solo i suoi interessi economici e l’impunità (o immunità che è lo stesso) dalla giustizia. Ha fatto finora 17 leggi per non farsi processare e per avere vantaggi economici per le sue aziende. La 18ma legge sul ‘processo breve’ ancora in corso, persegue lo stesso scopo. Leggi Ecco le leggi che hanno aiutato Berlusconi sotto riportato.

Il resto, cioè il Paese, non gli riguarda più di tanto. Per fare questo, piega tutti al suo volere, il suo stesso governo, il parlamento ed è disposto a ‘sacrificare’ molti processi pur di salvare se stesso. Leggi
Anm, riforma processi prescrive 50%. Eccolo con questo breve filmato:
http://www.youtube.com/watch?v=ZRWH5HakXqc
NOSTRESSILVIO
22 novembre 2009
Prescrizione breve, ecco i processi a rischio
Parmalat, Cirio, Santa Rita, Antonveneta, Thyssen e gli altri: soprattutto i procedimenti contro i colletti bianchi rischiano di saltare se le norme proposte dal Pdl sul processo breve dovessero di... Parmalat, Cirio, Santa Rita, Antonveneta, Thyssen e gli altri: soprattutto i procedimenti contro i colletti bianchi rischiano di saltare se le norme proposte dal Pdl sul processo breve dovessero diventare legge.

Invece di rimuovere gli ostacoli che impediscono processi rapidi si vuole ‘imporre’ una scadenza più breve per invalidarli. Ormai è evidente anche ai suoi ‘sostenitori’ che il premier ha decisamente imposto un’accelerazione di linea d’azione al suo governo e alla sua maggioranza puramente ‘personale’.

Non persegue nessuna linea politica di destra o di centrodestra ma una semplice azione ‘demolitrice’ di leggi a colpi di decreti per ottenere solo ‘vantaggi economici’ ed ‘impunità’ a ‘discapito’ di tutto il Paese. Insomma egli agisce come capo di un’azienda che ‘ordina’ ai propri dipendenti (la sua maggioranza) di approvare le ‘sue leggi’ senza perdere tempo in ‘inutili discussioni’ attraverso il ‘ricatto’ del ‘voto di fiducia’ posto ormai continuamente. A sua volta però egli stesso è sotto ‘ricatto’ dalla Lega per reggersi al potere. Una situazione ‘insostenibile’ per le istituzioni democratiche e nessun governo può resistere a lungo così.

Senza una linea politica organica che ingloba e concilia gli interessi al potere il governo è destinato ad ‘esplodere’ al proprio interno per ‘spinte’ tutte personali e particolaristiche che non potranno mai ‘convergere’ fra loro. Da tempo si fatica a nascondere i ‘contrasti’ e per quanto si faccia per ‘minimizzare’ essi si fanno sempre più frequenti e per questioni non di poco conto.

Perfino la ‘minaccia’ della crisi di governo per andare ad elezioni anticipate sarebbe per il Cavaliere un’arma spuntata perché in tal caso la ‘decisione’ passa al Presidente della Repubblica che potrebbe nominare un altro al posto suo. Il Cavaliere infatti conterebbe solo sul ‘consenso degli elettori’ per ‘liberarsi’ dei suoi alleati ‘scomodi’ e ‘recalcitranti’.

In Francia, molti lustri fa, il generale De Gaulle poté farlo ma nonostante il carisma e la popolarità venne ‘sconfitto’ ugualmente e uscì di scena per sempre. Chissà se avremo la stessa fortuna!
Raffaele B.

ANSA
Anm, riforma processi prescrive 50%
Alfano:un abbaglio, danno i numeri. Berlusconi, parlerò agli italiani
23 novembre 2009

(ANSA) - ROMA, 23 NOV - Per l'Anm col ddl sul processo breve il 50% dei procedimenti va prescritto a Roma, Bologna,Torino. Ma Alfano:'Chiarisca,cosi' da'numeri'.Il ministro critica la stima (per l'Anm vanno prescritti invece il 20-30% dei processi a Firenze, Napoli e Palermo) ma l'Associazione ribadisce i dati che ''smentiscono le rosee previsioni del ministro che aveva parlato dell'1%''.Questi ribatte:''Anm sia chiara,non giochi con parole e numeri. Ha preso un abbaglio ''.

REPUBBLICA
Ecco le leggi che hanno aiutato Berlusconi
23 novembre 2009

Qui di seguito tutte le leggi approvate dal 2001 ad oggi dai governi di centrodestra che hanno prodotto benefici effetti per Berlusconi e le sue società.

1 Legge n. 367/2001. Rogatorie internazionali. Limita l'utilizzabilità delle prove acquisite attraverso una rogatoria. La nuova disciplina ha lo scopo di coprire i movimenti illeciti sui conti svizzeri effettuati da Cesare Previti e Renato Squillante, al centro del processo "Sme-Ariosto 1" (corruzione in atti giudiziari).

2 Legge n. 383/2001 (cosiddetta "Tremonti bis"). Abolizione dell'imposta su successioni e donazioni per grandi patrimoni. (Il governo dell'Ulivo l'aveva abolita per patrimoni fino a 350 milioni di lire).

3 Legge n.61/2001 (Riforma del diritto societario). Depenalizzazione del falso in bilancio. La nuova disciplina del falso in bilancio consente a Berlusconi di essere assolto perché "il fatto non è più previsto dalla legge come reato" nei processi "All Iberian 2" e "Sme-Ariosto2".

4 Legge 248/2002 (cosiddetta "legge Cirami sul legittimo sospetto"). Introduce il "legittimo sospetto" sull'imparzialità del giudice, quale causa di ricusazione e trasferimento del processo ("In ogni stato e grado del processo di merito, quando gravi situazioni locali, tali da turbare lo svolgimento del processo e non altrimenti eliminabili, pregiudicano la libera determinazione delle persone che partecipano al processo ovvero la sicurezza o l'incolumità pubblica, o determinano motivi di legittimo sospetto, la Corte di cassazione, su richiesta motivata del procuratore generale presso la Corte di appello o del pubblico ministero presso il giudice che procede o dell'imputato, rimette il processo ad altro giudice"). La norma è sistematicamente invocata dagli avvocati di Berlusconi e Previti nei processi che li vedono imputati.

5 Decreto legge n. 282/2002 (cosiddetto "decreto salva-calcio"). Introduce una norma che consente alle società sportive (tra cui il Milan) di diluire le svalutazioni dei giocatori sui bilanci in un arco di dieci anni, con importanti benefici economici in termini fiscali.

6 Legge n. 289/2002 (Legge finanziaria 2003). Condono fiscale. A beneficiare del condono "tombale" anche le imprese del gruppo Mediaset.

7 Legge n.140/2003 (cosiddetto "Lodo Schifani"). E' il primo tentativo per rendere immune Silvio Berlusconi. Introduce il divieto di sottomissione a processi delle cinque più altre cariche dello Stato (presidenti della Repubblica, della Corte Costituzionale, del Senato, della Camera, del Consiglio). La legge è dichiarata incostituzionale dalla sentenza della Consulta n. 13 del 2004.

8 Decreto-legge n.352/2003 (cosiddetto "Decreto-salva Rete 4"). Introduce una norma ad hoc per consentire a rete 4 di continuare a trasmettere in analogico.

9 Legge n.350/2003 (Finanziaria 2004). Legge 311/2004 (Finanziaria 2005). Nelle norme sul digitale terrestre, è introdotto un incentivo statale all'acquisto di decoder. A beneficiare in forma prevalente dell'incentivo è la società Solari.com, il principale distributore in Italia dei decoder digitali Amstrad del tipo "Mhp". La società controllata al 51 per cento da Paolo e Alessia Berlusconi.

10 Legge 112/2004 (cosiddetta "Legge Gasparri"). Riordino del sistema radiotelevisivo e delle comunicazioni. Introduce il Sistema integrato delle comunicazioni. Scriverà il capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi: "Il sistema integrato delle comunicazioni (Sic) - assunto dalla legge in esame come base di riferimento per il calcolo dei ricavi dei singoli operatori di comunicazione - potrebbe consentire, a causa della sua dimensione, a chi ne detenga il 20% di disporre di strumenti di comunicazione in misura tale da dar luogo alla formazione di posizioni dominanti".

11 Legge n.308/2004. Estensione del condono edilizio alle aree protette. Nella scia del condono edilizio introdotto dal decreto legge n. 269/2003, la nuova disciplina ammette le zone protette tra le aree condonabili. E quindi anche alle aree di Villa Certosa di proprietà della famiglia Berlusconi.

12 Legge n. 251/2005 (cosiddetta "ex Cirielli"). Introduce una riduzione dei termini di prescrizione. La norma consente l'estinzione per prescrizione dei reati di corruzione in atti giudiziari e falso in bilancio nei processi "Lodo Mondadori", "Lentini", "Diritti tv Mediaset".

13 Decreto legislativo n. 252 del 2005 (Testo unico della previdenza complementare). Nella scia della riforma della previdenza complementare, si inseriscono norme che favoriscono fiscalmente la previdenza integrativa individuale, a beneficio anche della società assicurative di proprietà della famiglia Berlusconi.

14 Legge 46/2006 (cosiddetta "legge Pecorella"). Introduce l'inappellabilità da parte del pubblico ministero per le sole sentenze di proscioglimento. La Corte Costituzionale la dichiara parzialmente incostituzionale con la sentenza n. 26 del 2007.

15 Legge n.124/2008 (cosiddetto "lodo Alfano"). Ripropone i contenuti del 2lodo Schifani". Sospende il processo penale per le alte cariche dello Stato. La nuova disciplina è emanata poco prima delle ultime udienze del processo per corruzione dell'avvocato inglese Davis Mills (testimone corrotto), in cui Berlusconi (corruttore) è coimputato. Mills sarà condannato in primo grado e in appello a quattro anni e sei mesi di carcere. La Consulta, sentenza n. 262 del 2009, dichiara l'illegittimità costituzionale dell'art. 1 della legge per violazione degli articoli 3 e 138 della Costituzione.

16 Decreto legge n. 185/2008. Aumentata dal 10 al 20 per cento l'IVA sulla pay tv "Sky Italia", il principale competitore privato del gruppo Mediaset.

17 Aumento dal 10 al 20 per cento della quota di azione proprie che ogni società può acquistare e detenere in portafoglio. La disposizione è stata immediatamente utilizzata dalla Fininvest per aumentare il controllo su Mediaset.

18 Disegno di legge sul "processo breve". Per l'imputato incensurato, il processo non può durare più di sei anni (due anni per grado e due anni per il giudizio di legittimità). Una norma transitoria applica le nuove norme anche i processi di primo grado in corso. Berlusconi ne beneficerebbe nei processi per corruzione in atti giudiziari dell'avvocato David Mills e per reati societari nella compravendita di diritti tv Mediaset.

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