venerdì, ottobre 23, 2009

BERLUSCONI ALLA FESTA DEL COMPLEANNO DI PUTIN

Il quotidiano della Confindustria riporta le polemiche dei giornali stranieri sul viaggio di Berlusconi alla festa di compleanno di Putin (ora Primo Ministro della Russia).
Il giornale vuole così evidenziare il 'comportamento' ‘anomalo’ e ‘controproducente’ del nostro premier che si ‘muove’ sullo scenario internazionale in modo ‘personale’ senza tenere conto delle opinioni del suo ministro degli esteri Frattini. Così facendo crea motivi di ‘conflitti’ ‘politici’ e ‘strategici’ sia con gli USA che con L’Europa ‘azzerando’ con un solo colpo tutto il lavoro di Frattini e di tutte le ambasciate italiane.

Si evidenzia una ‘certezza’ sulla “solidità” dell'amicizia tra Berlusconi e Putin quali rappresentanti dei due paesi d'Europa dove la MAFIA è più presente.

In Italia invece il viaggio del Presidente del Consiglio in Russia è avvolta da mistero indegno di uno stato democratico: visita privata, di Stato o ambedue?

FILMATO
RussiaToday
23 ottobre 2009
Rescue Rangers: Putin and Berlusconi fly emergency plane
(Protezione civile:Putin e Berlusconi volano l’aereo di emergenza)
Il Primo Ministro Italiano Silvio Berlusconi s’incontra con la sua controparte Russa Vladimir Putin in una sua visita privata in Russia che è stata ridicolizzata dalla sinistra italiana. Oltre a discutere di politica, a Berlusconi è stato mostrato l’aereo anfibio Beriyev Be-200 della Protezione civile Russa usato per spegnere gli incendi in Europa e in altre regioni.

Nel frattempo è scoppiato un altro problema con Tremonti dopo lo scoop del “posto fisso” che ora si ‘opporrebbe’ alla soppressione della tassa dell’IRAP che Berlusconi ‘promette’ con il solito annuncio per recuperare il consenso degli imprenditori grandi e piccoli e per la situazione drammatica in cui versano in particolare i piccoli.

Una tassa che fornisce un gettito di 27 Miliardi di euro ‘difficile’ da 'compensare' in questo difficile momento. Tra l’altro la proposta di farla compensare dallo scudo ‘fiscale’ vedi
REUTERS è una ‘sciocchezza totale’ perché le risorse che si ottengono dallo scudo sono una ‘tantum’ cioè una sola volta, mentre l’abolizione dell’IRAP è sistematico, cioè tutti gli anni (a meno che non abbiano in mente di fare condoni ogni anno). Dulcis in fundo l’IRAP finanzia le regioni e quindi il ‘federalismo’ come d’altronde l’ICI per i Comuni. Per la Lega è fumo negli occhi!

Insomma non c’è che dire, il nostro premier si dà da fare per ‘aggravare’ i suoi ‘problemi’ sia nell’ambito Internazionale che Nazionale e addirittura all’interno della sua stessa maggioranza, in particolare la Lega di Bossi determinato a ‘difendere’ Tremonti.

Come si vede la ‘CONFUSIONE’ è al massimo! Come farà il Cavaliere a ‘conciliare’ la sua promessa di abolizione della 'odiata tassa' seppure in modo graduale? La volta precedente Tremonti fu ‘rimpiazzato’ da Domenico Siniscalco. Vedremo come se la caverà questa volta al suo rientro.
Raffaele B.

ILSOLE24ORE
Berlusconi snobba il Re di Giordania per andare da Putin (Times)
di Elysa Fazzino
22 OTTOBRE 2009

Il Times Online cavalca la polemica scoppiata in Italia per la visita in Russia del primo ministro italiano. «Berlusconi snobba il Re di Giordania a favore della festa di compleanno di Vladimir Putin», titola il quotidiano britannico, mettendo in evidenza che il premier è stato accusato di disdegnare una chance di favorire il processo di pace in Medio Oriente.
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A Roma – spiega il Times - l'opposizione vuole sapere perché Berlusconi abbia cancellato un incontro con il Re Abdullah scegliendo invece di volare a San Pietroburgo per «discutere di progetti energetici tra la Russia e l'Ue» e, stando alle indiscrezioni, per partecipare a una festa per il compleanno di Putin, che ha compiuto 57 anni il 7 ottobre. A sottolineare la giovialità delle relazioni tra i due leader, c'è la foto di un precedente incontro tra i due vecchi amici, che sorridono fianco a fianco imbacuccati in un copricapo di pelo.
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L'attuale visita «è privata ma con contenuto di lavoro», ha precisato il portavoce del primo ministro russo Dmitri Peskov. Parlando al Times, ha negato che ci sia una festa al lago Valdai, a sud di San Pietroburgo, ma ha aggiunto: «Non posso escludere che in qualche modo celebreranno il suo compleanno, ma non è la principale ragione della visita». Il quotidiano non perde l'occasione per ipotizzare che, probabilmente, anche se nessuno ne ha parlato, prima che Berlusconi parta, domani, faranno la loro comparsa delle ballerine, come è accaduto in passato.
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I collaboratori di Berlusconi, continua il Times, fanno sapere che lui e Putin discuteranno dei progetti di Mosca di costruire nuovi gasdotti, tra cui il South Stream, una joint venture tra Gazprom ed Eni, che dovrebbe portare il gas dalla Russia all'Europa centrale e meridionale passando sotto al Mar Nero. Tuttavia Berlusconi sarà affiancato solo da guardie del corpo, un servitore e dal suo assistente particolare Valentino Valentini.
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Diplomatici Usa a Roma, conclude il quotidiano, hanno espresso «preoccupazione» per gli stretti legami di Berlusconi con Putin e con il leader libico Gheddafi, invitandolo a «diversificare» i suoi contatti internazionali.
Il viaggio attira l'attenzione anche di diversi siti spagnoli.
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El Mundo parla di «misterioso viaggio in Russia di Berlusconi». Il governo italiano, sottolinea, «non spiega le ragioni del viaggio del primo ministro», mentre l'opposizione denuncia che ciò è tipico di un Paese «non democratico». «E' una vista avvolta dal mistero», l'unica cosa sicura è che passerà molte ore con il suo amico Putin. «Però, perché?».

Abc titola: «Indignazione in Italia per la visita "privata" di Berlusconi a Putin». Il carattere privato della visita non impedisce ai due premier di parlare dei progetti congiunti nel campo dell'energia (South Stream) e di altro: Putin ha annunciato che lui e Berlusconi si incontrano oggi con dirigenti di Fiat e Finmeccanica per studiare la possibilità di fabbricare automobili e macchine agricole in Russia. Inoltre, riferisce Abc, la governatrice di San Pietroburgo, Valentina Matviyenko ha proposto all'Italia di partecipare al rinnovo del parco tram dell'antica capitale imperiale.

El Pais ha messo un richiamo sulla homepage del suo sito: «La festa "privata" nella dacia». Una festa che durerà tre giorni, nella «favolosa dacia» di Putin. Neppure la visita reale della bella Rania di Giordania ha convinto Berlusconi a cambiare la sua agenda, aggiunge maliziosamente Miguel Mora. Si tratta di una visita «segreta e privatissima», in cui si berrà vodka e si parlerà di politica e di affari. Il tema centrale dell'incontro è l'energia, e in particolare il gasdotto South Stream che vede Gazprom ed Eni alleate. «Un'alleanza che irrita gli Stati Uniti e preoccupa Bruxelles». L'opposizione – fa notare El Pais - ha definito la visita «indegna di un Paese democratico».
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Per El Pais, una cosa è certa: l'amicizia tra Berlusconi e Putin è «solida». «I rappresentanti dei due paesi d'Europa dove la mafia è più presente hanno concordato nel 2003, durante una visita di Putin a Villa Certosa, che Eni si sarebbe associata a Gazprom nel progetto South Stream», scrive il quotidiano spagnolo. Ricorda il ruolo di Bruno Mentasti Granelli, ex socio di Tele+ ed ex patron dell'acqua minerale San Pellegrino. Creò la società Central Energy Italia e «divenne l'uomo di fiducia di Berlusconi e di Gazprom». Secondo quanto pubblicato dal Sole24Ore nel 2005, rammenta El Pais, Central Energy è in realtà controllata «da soggetti russi, alcuni dei quali legati a Gazprom».
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El Pais parla degli «enormi» sospetti degli Stati Uniti nei confronti di South Stream, tanto che nella sua prima intervista a un giornale italiano, il neo ambasciatore americano a Roma David Thorne ha espresso la sua preoccupazione per l'eccessiva dipendenza energetica dell'Italia. Washington e l'Ue appoggiano il progetto concorrente Nabucco.
Nella politica di Berlusconi nei confronti della Russia, secondo El Pais, «non pare contare molto l'opinione del suo ministro degli Esteri, Franco Frattini». L'articolo ricorda infine la polemica scoppiata quando Berlusconi disse di avere chiesto l'aiuto dei servizi segreti «di una potenza amica ma non alleata», lasciando supporre che abbia fatto ricorso al suo amico Putin, ex membro del Kgb sovietico.
Anche il quotidiano francese di sinistra Libération dà eco alle polemiche italiane: «Berlusconi irrita partendo per andare a trovare amico Putin».

ILSOLE24ORE
L'irritazione di Tremonti, la Lega fa quadrato
di Emilia Patta
23 OTTOBRE 2009

Aspettare di conoscere i proventi dello scudo fiscale. Il verbo di Giulio Tremonti sulle misure che andranno ad accompagnare la Finanziaria resta sempre lo stesso. Perciò ieri il ministro si è chiuso nel massimo riserbo dopo che le agenzie hanno rilanciato l'annuncio del premier sull'Irap. Un passo, quello di Silvio Berlusconi, che è arrivato dopo il "giallo" del documento del Pdl sulla politica economica in cui si chiedeva appunto il taglio delle tasse. Un testo di cui nessun big del Pdl ha voluto prendersi la paternità ma che stamattina è stato pubblicato quasi per intero da Libero, assieme a un editoriale che invitava Tremonti al taglio delle tasse promesso agli elettori. Editoriale gemello anche sul Giornale diretto da Vittorio Feltri.
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Ieri in serata una telefonata tra Berlusconi e Tremonti ha voluto allontanare l'immagine di un contrasto tra il premier e il suo ministro dell'Economia. Certo Berlusconi nei giorni scorsi ha avuto contatti con chi, come l'ex aennino Mario Baldassarri, ha elaborato una serie di emendamenti sull'Irap presentandoli per la discussione in Senato sulla Finanziaria (si veda articolo a fianco). Non a caso le dichiarazioni più soddisfatte sull'Irap venivano ieri da esponenti ex An («un'importante direzione di marcia» per Ignazio la Russa). Soddisfatto per l'uscita di Berlusconi anche Claudio Scajola, a completare il partito nel Pdl che vuole misure più incisive per il rilancio dell'economia, con un occhio anche alle elezioni regionali.
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Il titolare del Tesoro riceve sollecitazioni da più parti e il suo riserbo non nasconde l'irritazione. Tremonti, giustamente, sa di dover tenere dritta la barra dei conti, in un momento in cui l'Italia è anche sotto osservazione delle agenzie di rating internazionali. Il partito del "cambio di passo" oggi ha incassato la mossa di Berlusconi. Ma Tremonti ha incassato ancora una volta l'esplicito sostegno di Umberto Bossi: «Questo governo non si regge senza Tremonti, lui è intoccabile». Oggi il Consiglio dei ministri sarà l'occasione per un chiarimento.

L’UNITÀ
Aspettando Berlusconi. Tremonti s'arrabbia, ma con i media: "Nessuna notizia corrisponde a verità"
23 ottobre 2009

Ma Tremonti si dimette o no? E quanto è arrabbiato per la vicenda dell'Irap? E Berlusconi è vero che è pronto a scaricarlo? E il consiglio dei ministri, perché è stato rinviato? A tutte queste domande, normali in un paese normale, non è arrivata per tutta la giornata alcuna risposta. In compenso sono arrivate, nelle redazioni, un sacco di notizie false, pilotate, vere o proprie bufale. Segno che la confusione è grande e che il governo, come si era capito, non ha gran considerazione dell'informazione.
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La gran brutta mattinata di Giulio Tremonti e del governo, inizia infatti con la notizia (vera) del rinvio del consiglio dei ministri. Non è un fatto di poco conto, il rinvio di un consiglio dei ministri. Spiegazione? Arriva un'agenzia, che riporta fonti di palazzo Chigi, secondo cui Berlusconi è rimasto bloccato a San Pietroburgo, per una tempesta di neve. Strano, a palazzo Chigi dovrebbero sapere che oggigiorno si verifica facilmente, in tempo reale, se in un qualunque posto del mondo sta nevicando o c'è il sole. Rapido accertamento, a San Pietroburgo il cielo è coperto, la temperatura è tra i 4 e i 5 gradi, troppi per nevicare. Vento assente. Dunque, prima bufala scoperta. Tanto è una bufala che lo stesso Tremonti pare abbia commentato: " «L'aereo di Berlusconi, bloccato da una tempesta di neve... Credo sia stato bloccato da una fitta coltre di nebbia. Una nebbia molto ma molto fitta».
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Poi arrivano nelle redazioni un sacco di voci, come accade spesso. Quelle ricorrenti, e peraltro accreditate dai giornali vicini al premier, dicono che Tremonti è pronto alle dimissioni. Le agenzie spiegano che lui al consiglio dei ministri non è andato e che stava aspettando Berlusconi per un chiarimento. Evidentemente rinviato. Quando i siti on-line, Unità compreso, parlano di possibili dimissioni, arriva una dichiarazione vera, quella di Bossi, che spiega una piccola fetta di verità: "Stanno tentando di stritolare Tremonti, ma io lo difendo".
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In contemporanea arrivano una serie di lanci d'agenzia, che riportano il pensiero di fonti vicine al ministro. Esempio (Agi, 14,41): «Assolutamente no. Fonti di via XX settembre smentiscono qualsiasi ipotesi di dimissioni del ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Non si dimette, è una cosa che non esiste, sottolineano le fonti".
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Ne arrivano altre, tutte sullo stesso tenore. "Dimissioni? Il ministro non ci ha mai pensato". Quindi, si pensa, il "caso" sta rientrando. Intanto arriva dalla Russia la notizia che Berlusconi è a pranzo con Putin. La storia del maltempo non viene più citata, anche perché tutti hanno capito che è una bufala. Viene confermato che il "chiarimento" ci sarà. Ma non si spiega quando. Sorge spontanea la domanda sul comportamento del premier: è vero che Putin e Silvio sono così amici che possono decidere di vedersi a pranzo anche dieci minuti prima, ma allora perchè non avvertire i ministri che Silvio ha da fare?
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Il tormentone continua con un colpo di scena. Interviene direttamente Tremonti. Con una nota "stravagante" almeno quanto i calzini del giudice Mesiano. Che recita testualmente: "Produzione di note di agenzie a mezzo note di agenzie. Ho difficoltà a riconoscermi in questo tipo di catena produttiva. Per quanto mi riguarda nessuna delle note in circolazione corrisponde a verità".
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A quale nota si riferisce Tremonti? Quella che lo vuole in attesa di chiarimento e pronto alle dimissioni? O quella secondo cui lui alle dimissioni non ci ha mai pensato? La nota, obiettivamente, non è da paese occidentale. Un ministro dovrebbe spiegare se intende dimettersi o se non ci ha mai pensato, non che non si riconosce nelle note d'agenzia. Nel frattempo Berlusconi è comodamente in Russia, e ha passato una giornata molto divertente. Il che forse ha aumentato l'irritazione di Tremonti. Ne riferiscono le agenzie, ci sono i filmati. Il premier e il suo amico Putin hanno fatto un giro sul lago nei pressi di San Pietroburgo, durante il quale Berlusconi avrebbe preso anche i comandi del Beriev Be-200, un jet anfibio utilizzato dalla protezione civile russa. La tv di stato ha mostrato delle fotografie dei due, entrambi vestiti con giacchetti salvagente arancioni, mentre raggiungono l'aereo a bordo di un motoscafo. «Dà uno straordinario senso di potere», ha commentato Berlusconi, secondo quanto riporta l'agenzia Novosti. Pare si riferisse al mezzo anfibio, non al fatto che a Roma lo stanno aspettando inutilmente.
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Il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, conferma autorevolmente che il premier italiano e quello russo hanno trascorso la giornata insieme ed hanno avuto anche dei colloqui di lavoro. In effetti sul lago non c'erano tempeste di neve.
Insomma, è sera, e Tremonti continua ad aspettare. Lui lavora, va all'incontro regioni-governo sulla sanità, strappa un buon accordo. Berlusconi sta tornando, ma non è detto che passi per Roma. Anzi, in serata si apprende che torna in Italia ma va direttamente a Milano. Fine della giornata.
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A proposito. Fosse stato per Berlusconi, del suo viaggio "privato" in Russia, non si sarebbe saputo nulla. Non si può sapere se il premier riposa, si diverte, fa affari, gioca, cerca dossier, lavora per il paese o per se stesso. Pensate se lo avessero fatto Obama, Sarkozy o la Merkel. Vedrete invece cosa dirà Berlusconi quando torna.

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