domenica, settembre 13, 2009

LO SBARCO SULLA LUNA E IL FALSO DELLA PIETRA

Questa notizia, arrivata il 31 agosto scorso, è passata nel totale silenzio dei media e dei giornali e solo alcuni la riportano in modo alquanto minimale. Si tratta di una notizia che rivela un ‘falso’ accertato di una ‘pietra lunare’ donata dalla Nasa ed esposta nel museo nazionale in Olanda.

Ovviamente questa ‘rivelazione’ infittisce ed alimenta ancora di più la teoria di chi non crede che lo sbarco ci sia stato veramente e che tutto sia e resta una colossale presa in giro mondiale.

Molti musei hanno pietre analoghe ‘donate’ all’epoca a vari Paesi e la cosa strana è che a differenza degli olandesi che hanno verificato sebbene a distanza di 40 anni, gli altri non sembrano affatto intenzionati a fare analoghe verifiche come se il ‘problema’ nonostante ciò, non esista restando orgogliosi di ‘mostrare’ la loro ‘preziosissima’ ‘pietra lunare’ come quella esposta al museo della scienza a Milano leggi ‘
quel pezzettino di luna milanese’ articolo alquanto ‘ridicolo’ dopo quanto accaduto!
Raffaele B.


Falsi d'autore da Blogosfere
31 AGOSTO 2009
Questa notizia non ha avuto l'eco che meritava sulla stampa, né in Italia né al'estero.
La notizia è che a distanza di quarant’anni si è scoperto che la pietra lunare donata, nel tour europeo all'indomani del ritorno sulla terra, dagli astronauti dell'Apollo 11 al'allora primo Ministro olandese Willem Drees è un falso.

Un falso d'autore, visto che viene dalla Nasa, ma in realtà una volgare patacca che già in passato aveva suscitato i dubbi di chi la guardava con gli occhi esperti di un minerologo.
CONTINUA

REPUBBLICA
Olanda, la pietra lunare è un falso
FOTO

CORRIERE DELLA SERA
Olanda: è falso il pezzo di Luna esposto
al Museo Nazionale. È legno fossile

IMBARAZZO AL RIJKSMUSEUM: «ORA LO TERREMO COME UNA "CURIOSITÀ"»
Era stato donato nel 1969 al primo ministro olandese Drees dall'ambasciatore americano.

Paolo Virtuani 27 agosto 2009

AMSTERDAM - Il sasso di provenienza lunare da vent'anni nelle collezioni del Museo Nazionale olandese di Amsterdam è falso. Cioè non proviene dalla Luna: un'analisi geologica approfondita ha dimostrato senza ombra di dubbio che si tratta di legno fossile. E a meno di ipotizzare che sul nostro satellite naturale ci siano foreste pietrificate - cosa che neanche il più folle scrittore di fantascienza si sognerebbe mai - l'oggetto in questione non è stato raccolto dagli astronauti dell'Apollo 11, come finora si era pensato. «Non vale più di 50 euro», ha commentato il geologo Frank Beunk. Ma se è falso, come è arrivato in uno dei musei europei più prestigiosi?

INTRIGO POLITICO - Il finto reperto ha padri più che nobili e probabilmente del tutto ignari della «bufala», che a questo punto si può ipotizzare messa in atto dalla Nasa o dal dipartimento di Stato americano. Il sasso arrivò al Rijksmuseum nel 1988, dopo la scomparsa dell'ex primo ministro olandese Willem Drees.
Il reperto faceva parte della collezione personale del premier e gli venne donato il
9 ottobre 1969 dall'allora ambasciatore americano in Olanda, J. Williams Middendorf, in occasione della visita promozionale nei Paesi Bassi dei tre astronauti dell'Apollo 11.
I nomi dei cinque protagonisti «dell'intrigo internazionale» sono infatti riportati nel cartellino che accompagna la roccia.
Dopo la missione di Apollo 11, gli Stati Uniti mandarono in giro per il mondo (24 nazioni in 45 giorni) i tre astronauti in un tour promozionale, portando in dono vari reperti raccolti sulla Luna.
Uno di questi - raccolto però dall'Apollo 17 - è conservato anche al Museo di scienze naturali di Milano, anche se non gli viene dato troppa evidenza.

DUBBI - Alcuni dubbi sull'autenticità del campione olandese sorsero nel
2006, in occasione della prima esposizione al pubblico del reperto. Un esperto di voli spaziali fece notare che la maggior parte dei reperti regalati dagli americani a un centinaio di nazioni (tra le quali appunto l'Italia) non proviene dall'Apollo 11, ma da missioni successive. Ed è inoltre molto strano che la Nasa avesse regalato una preziosissima roccia lunare a soli due mesi e mezzo dal ritorno sulla Terra di Armstrong, Aldrin e Collins, prima ancora di aver avuto il tempo di analizzarla. Arrivando però dalla collezione di un ex primo ministro, nessuno aveva avuto dubbi, anche se ricercatori della Free University di Amsterdam avevano detto che «a vista» si capiva che quel pezzo non poteva venire dalla Luna. L'ex ambasciatore Middendorf, ora in pensione in Rhode Island, contattato da organi di informazione olandesi, ha detto di non ricordare più a distanza di 40 anni tutti i dettagli ma di essere sicuro che la roccia gli venne consegnata dal dipartimento di Stato Usa.

RISATA - Che fine farà ora il reperto? «La terremo da parte come una curiosità», ha detto Xandra van Gelder, portavoce del museo. «È una bella storia, con molte domande che non hanno ancora una risposta. Comunque possiamo farci una risata». Anche perché questo fatto non farà che rinfocolare le teorie di chi crede che l'
uomo non sia mai stato sulla Luna e tutto sia stata una grande presa in giro.

Nessun commento: