giovedì, aprile 09, 2009

SISMA ABRUZZO – SCIACALLAGGIO DEL TG1 SENZA VERGOGNA

Non esiste limite al CINISMO dei nostri mezzi d’informazione ed in particolare del TG1 della Rai che nella edizione delle 13:30 del 7 aprile scorso si è VANTATA dei propri indici d’ascolto e quindi del proprio SUCCESSO sulla tragedia abruzzese. È stato un inutile sfoggio d’insensibilità proprio della Tv pubblica che invece oltre a non dover dipendere dagli indici d’ascolto, dovrebbe dare l’esempio di massimo rispetto per la tragedia che ha colpito il nostro Paese. VERGOGNA! QUESTO È VERO SCIACALLAGGIO. Vedere il filmato!
Protestiamo inviando una email a:
mailto:tg1.live@rai.it?subject=Programma TG1 del 7/4/08 13:30 - Giudizio Negativo

Sullo “sciacallaggio” poi, la stessa “informazione cinica”, sta diffondendo una psicosi che non ha alcuna ragione d’essere. Gli
unici arrestati a Onna risultano essere persone che hanno potuto dimostrare la provenienza del denaro trovato loro addosso. Altri non ve ne sono stati. Si sta cercando forse di distrarre l’opinione pubblica su questa inesistente questione per nascondere le proprie colpe?
Raffaele B.


TGuybrush
07 aprile 2009
Servizio del TG1 del 7 Aprile 2009 - Edizione dell 13:30
Quel che resta di un evento come il terremoto che ha colpito ieri notte L'Aquila e l'Abruzzo. Protestate scrivendo a: tg1.live@rai.it
Oppure andate qui al
Sito Rai x contattare la RAI:
OGGETTO: PROGRAMMA
DETTAGLIO: TG1
OPINIONE: GIUDIZIO NEGATIVO
RICHIESTA: CONTATTARE LA REDAZIONE
Vi invito a scrivere che boicotterete il loro telegiornale, e soprattutto che come azione di protesta farete sapere a tutti che non comprerete niente che venga pubblicizzato a ridosso del telegiornale, visto che l'unico motivo per cui hanno voluto snocciolare i dati, penso sia questo. Ringrazio chi ha reperito le informazioni utili. Saluti e continuate a diffondere.

MOMENTOSERA
Onna, non erano sciacalli i due uomini fermati
08-04-2009
Allarme della Protezione Civile aquilana, che segnala come si fanno sempre più numerosi i furti all’interno delle abitazioni lasciate dalla popolazione dopo le scosse. Con i morti, le devastazioni, il dolore e l’angoscia degli abitanti e di un Paese intero, l’Italia si scopre decisamente più solidale ma anche incredula di fronte ad un certo cinismo. La Protezione Civile aquilana, infatti, lancia l’allarme per i fenomeni di sciacallaggio, con sempre più furti all’interno delle abitazioni lasciate dalla popolazione dopo le scosse.

Stando alla Protezione Civile aquilana non solo sono numerosissime le abitazioni alla periferia dell’Aquila “vistate” dagli sciacalli, approfittando del fatto che sono state abbandonate dopo il sisma che ha colpito la popolazione abruzzese, ma sembra che gli sciacalli siano «provenienti da diverse parti d’Italia». Ma le Forze dell'ordine dicono che negli appartamenti dell’Aquila abbandonati non risultano azioni di sciacallaggio.
Guardia di Finanza, Polizia, Carabinieri, Forestale e Vigili Urbani pattugliano nottetempo la parte centrale della città dove sono ubicati numerosi istituti di credito, gioiellerie e negozi di vario tipo. Al centro di L’Aquila c’è poi la sede della sezione abruzzese della Banca d’Italia, che è stata permanentemente pattugliata.

Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha annunciato che «con il ministro Alfano si è deciso di dare vita a questo nuovo reato (quello di sciacallaggio appunto, ndr) che non sappiamo ancora quale nome avrà. In ogni caso posso dire già da ora che le pene saranno molto severe».

Intanto mentre il governo si muove con prontezza, due sciacalli sono stati fermati dalla polizia ad Onna, uno dei comuni abruzzesi più colpiti dal terremoto (39 le vittime nelle case distrutte dal terremoto). I due, di nazionalità italiana, sono stati trovati in possesso di refurtiva per un valore complessivo di 80 mila euro. Più tardi i due sono stati rilasciati dalla Polizia. Al termine di un controllo effettuato in Questura, le due persone hanno potuto dimostrare la legittima provenienza e disponibilità del denaro.

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