domenica, gennaio 04, 2009

ISRAELE - QUALCUNO FERMI LA GUERRA A GAZA

Guardiamo questo filmato STOP WAR AT GAZA
del 04 gennaio 2009
Oltre 500 uccisi e più di 2000 feriti.
Quando finirà? L'assassinio di queste anime innocenti?
Fermate questa guerra sproporzionata. Fermate questa ingiustizia
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Dal TG24 un reportage su Gaza. Il presidente francese Sarkozy critica l'offensiva Israeliana e il ministro degli esteri israeliano Tzipi Livni "nega" con incredibile cinismo che l'offensiva sia sproporzionata.

Crisi Gaza, Ue divisa: due delegazioni in Medioriente del 4/12/2009
Tra 24 ore la partenza del presidente francese Sarkozy, che da subito ha criticato duramente l'offensiva israeliana. Gaza, 500 morti dall'inizio dell'offensiva aggressiva sciolto, 87 sono bambini. Inascoltato l'appello del Papa per la pace in Medioriente. Le forze israeliane avanzano nella zona centrale della Striscia.
Un carro armato israeliano ha colpito un'auto vicino Gaza City, uccidendo 5 persone di un nucleo familiare. Intanto l'esercito di Tel Aviv ha confermato la morte di un soldato israeliano. Il presidente Peres ha dichiarato che l'operazione di terra era necessaria e non si fermerà perché occorre dare un segnale chiaro agli estremisti di Hamas, che hanno violato la tregua. "L'offensiva non è sproporzionata", ha dichiarato il ministro degli esteri Tzipi Livni.

Un reportage di TG2 sulle manifestazioni nel mondo contro la guerra a Gaza.
Tensione altissima in tutti i paesi del mondo per l'escalation della guerra a gaza del 4/12/2009

Intanto l’odio cresce alimentando tutti gli estremismi ed i terrorismi riducendo sempre più i consensi per una pace negoziata e valida per entrambe le parti. L’imposizione della forza non avvicina la pace ma aumenta invece l’odio e le vendette e quindi il terrorismo che si alimenta di nuovi e massici consensi. Il “terrorismo” di Hamas non è altri che la risposta “sbagliata” alla sovrastante forza militare di Israele che mantiene la Palestina sotto assedio da più di 60 anni.
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Se la comunità internazionale non trova il modo di fermare il “massacro” (per ogni israeliano morto ci sono centinaia di palestinesi morti oltre a donne e bambini e distruzioni) metterà a dura prova l’intero mondo arabo che potrebbe “destabilizzarsi” e quindi alla fine “costretto” ad “intervenire” in qualche modo. Se lo farà allora l’occidente si muoverà a sua volta e ciò costringerà anche la Russia ad intervenire e così via fino ad arrivare alla terza guerra mondiale?

Infine un articolo sull'
UNITÀ sulla "paura che uccide" i bambini a Gaza insieme ai bombardamenti. Da Padre Manuel Musallam, parroco di Gaza e direttore della scuola cristiana Holy Family.

UNITA
Il parroco di Gaza: «I bambini muoiono anche di paura»
04 gennaio 2009

«Qui non si muore solo per i bombardamenti ma anche per la paura e i bambini sono le prime vittime». Lo ha detto Padre Manuel Musallam, parroco di Gaza e direttore della scuola cristiana Holy Family, intervistato al telefono da un giornalista dell'Agenzia Italia. Domenica mattina, ha raccontato il prete palestinese, una bambina di 12 anni della famiglia Abu Ras è morta di infarto nella sua abitazione: «Non l'hanno potuta nemmeno portare in ospedale perchè è troppo lontano», ha spiegato. Lo scorso venerdì un'altra studentessa della scuola cristiana Holy Family , Christine Ouadiah Turk è morta per la paura, in seguito a un bombardamento.

«I bambini stanno letteralmente impazzendo a causa dei bombardamenti - ha spiegato padre Musallam - Piangono e gridano continuamente. Sono in una condizione di stress costante», ha spiegato il prete palestinese che è anche preside dell'unica scuola cristiana di Gaza. La notte precedente una bomba è caduta a circa 50 metri dalla chiesa e a 30 metri dalla casa delle suore. Secondo il religioso palestinese a Gaza è in corso una crisi umanitaria senza precedenti: «La gente usa la farina destinata agli animali per cucinare. L'altro giorno un panettiere si vergognava a darmi il pane perchè diceva che era troppo impuro per un prete».

In città la corrente elettrica manca per parecchie ore ma nella parrocchia di padre Musallam c'è un generatore elettrico a gasolio: «Molta gente viene qui per cucinare o per ricaricare il telefonino». In nove giorni di assedio oltre a obiettivi militari sono state colpite diverse case, strade, caserme della polizia, uffici governativi e sette moschee. «È vero, ci sono i miliziani qua ma la maggior parte degli abitanti di Gaza sono povere persone, innocenti. Anche i poliziotti uccisi i primi giorni. Loro lavoravano per Hamas ma non appartenevano a quel movimento. Anch'io sono sotto il governo di Hamas. Questo significa che sono un terrorista?».

Sono parole amare quelle di Padre Musallam nei confronti delle autorità israeliane . «Diventa sempre più difficile parlare di perdono sia ai cristiani che ai musulmani» commenta il prete palestinese secondo il quale gli attacchi israeliani degli ultimi giorni contribuiscono ad aumentare il consenso della popolazione nei confronti del partito guidato da Ismail Haniye: «Se volevano distruggere Hamas, sono riusciti invece a rafforzarlo. Oggi la gente è più estremista e fondamentalista di un tempo». Il religioso
sostiene che la situazione di Gaza sta danneggiando gli stessi israeliani: «Se dai fuoco alla casa del vicino , prenderà fuoco anche la tua. Questa guerra porta solo vittime. La pace è possibile - conclude - ma come si può raggiungere in una tale condizione di sofferenza e umiliazione per i palestinesi?»

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