venerdì, giugno 06, 2008

DISCARICHE, RIFIUTI TOSSICI E TUMORI

SALUTIAMO LA DOVEROSA “DENUNCIA” DEL PRESIDENTE NAPOLITANO SUI “RIFIUTI TOSSICI” IN CAMPANIA CHE PER LA MAGGIOR PARTE PROVENGONO DAL NORD, ALLO SCOPO DI SOLLECITARE UNA SERIA “RIFLESSIONE” DA PARTE DI QUEI CITTADINI DI QUELLA ZONA PER RICONDURLI AD ATTEGGIAMENTI PIÙ SOLIDALI NEI CONFRONTI DEI CONNAZIONALI CAMPANI. NATURALMENTE LA LEGA NORD NON HA PERSO TEMPO A CRITICARLO “RIBADENDO” IL SUO RIFIUTO A “SMALTIRE L’IMMONDIZIA CHE VIENE DALLA CAMPANIA”.

MA L’IMMONDIZIA, CIOÈ I RIFIUTI URBANI SONO PURTROPPO IL PROBLEMA “MINORE” POICHÈ QUELLO PIÙ GRAVE IN ASSOLUTO SONO QUELLI “TOSSICI” CHE SONO LA “VERA” MINACCIA PER LA SALUTE DI TUTTI I CITTADINI E RESPONSABILE DI MOLTE MORTI.

LA PIAGA DELLO SMALTIMENTO “ILLEGALE” DEI RIFIUTI TOSSICI PURTROPPO NON RIGUARDA SOLO LA CAMPANIA MA ANCHE ALTRE REGIONI DEL SUD, QUALI L’ABRUZZO, LAZIO, PUGLIA, CALABRIA, SICILIA, COSÌ COME VIENE DOCUMENTATO NEGLI ARTICOLI DI
CRIMINI AMBIENTALI SU CRIMELOG.

PER DECENNI I RIFIUTI TOSSICI INDUSTRIALI SONO STATI ”VERSATI” E CONTINUANO AD ESSERLO SIA IN DISCARICHE “ABUSIVE” CHE IN QUELLE “LEGALI” SENZA CHE VI SIANO STATI CONTROLLI OPPURE CON “COMPLICITÀ” CHE HANNO PERMESSO LA “FALSIFICAZIONE” DI DOCUMENTI E SOLO DI RECENTE LA MAGISTRATURA COMINCIA A PROCESSARE I NUMEROSI RESPONSABILI PRESENTI NEI VARI SETTORI COINVOLTI, NELL’ORDINE: INDUSTRIALI, POLITICI, CRIMINALITÀ ORGANIZZATA, BUROCRATI E DIVERSI ELEMENTI CORROTTI DELLE FORZE DI POLIZIA E CARABINIERI.

LA CAMORRA IN QUESTA SITUAZIONE HA CERTAMENTE GUADAGNATO, A LIVELLO DI TRASPORTI, DI SUOLI, DI INTERVENTI PER LA PULIZIA DELLE STRADE E LA RACCOLTA DEI RIFIUTI, MA INSIEME A MOLTI ALTRI, A COMINCIARE DAI PROPRIETARI DEI SUOLI PER LO STOCCAGGIO E DAI LORO REFERENTI "POLITICI". IL VERO AFFARE, TUTTO NELLE MANI DELLA CAMORRA, È, PERÒ, QUELLO DEL “TRASPORTO” E DELLO “SMALTIMENTO DEI RIFIUTI TOSSICI” E “NOCIVI” INDUSTRIALI. LEGGI IL COMMENTO DI AMATO LAMBERTI SU “
COSA C’ENTRA LA CAMORRA CON L’IMMONDIZIA”.

IN REALTÀ LE IMPRESE HANNO REALIZZATO E TUTT’ORA REALIZZANO SIGNIFICATIVI “RISPARMI” IN TOTALE “IMPUNITÀ” OLTRE ALLA CONCORRENZA “SLEALE” NEI CONFRONTI DI ALTRE IMPRESE RISPETTOSE DELLA LEGALITÀ. TUTTO QUESTO HA PRODOTTO DIFFUSI E NASCOSTI TERRITORI “INQUINATI” E “PERICOLOSI” PER LA SALUTE DEI CITTADINI. A RIPROVA DI CIÒ VI SONO GLI AUMENTI ECCEZIONALI DI MORTI PER “TUMORI” IN QUESTI ULTIMI 10 ANNI.

ANCHE IL CINEMA ITALIANO PER LA PRIMA VOLTA AFFRONTA LA QUESTIONE CON IL FILM “
GOMORRA” DI MATTEO GARRONE (DAL LIBRO DI ROBERTO SAVIANO) IN UNA DELLE 5 STORIE DI CUI È COMPOSTO E CHE RIGUARDA PROPRIO I RIFIUTI TOSSICI.

SERVE UNA GRANDE OPERA DI “BONIFICA” IN TUTTI I TERRITORI, SPECIALMENTE AL SUD PER ASSICURARE LA SALUTE A TUTTI, MA PER FARE QUESTO OCCORRE BONIFICARE IL “SISTEMA” PREPOSTO A QUESTA BONIFICA, ALTRIMENTI NESSUNA VERA BONIFICA POTRÀ ESSERE MAI FATTA E SI CONTINUERÀ COSÌ FINO A QUANDO L’INTERA SITUAZIONE SFUGGIRÀ DI MANO A TUTTI CON ESITI IMPREVEDIBILI.
Raffaele B.
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ADNKRONOS
Napolitano: ''I rifiuti tossici vengono dal Nord''
Il presidente della Repubblica a Napoli: ''Si difende la salute estirpando la criminalità, eliminando la piaga dei traffici camorristici e creando condizioni per un ordinato
ciclo di smaltimento''. Castelli. ''Non smaltiremo l'immondizia che viene dalla Campania''

Napoli, 4 giu. (Adnkronos/Ign) - I
rifiuti tossici provengono in gran parte ''dal Nord e di questo deve essere consapevole l'opinione pubblica delle regioni del Nord''. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, durante il discorso che ha tenuto a Napoli all'inaugurazione dell'aula universitaria in memoria di Giancarlo Siani, il cronista ucciso dalla Camorra.
''Non si tratta della salute dei cittadini di questo o di quel quartiere o di questo e di quel Comune - ha sottolineato il capo dello Stato - la salute la si difende estirpando la criminalità, eliminando la piaga dei traffici camorristici, ripulendo le strade, creando condizioni per un ordinato ciclo di smaltimento dei rifiuti''.
Il fatto che molti rifiuti tossici che sono in Campania provengano dal Nord, ha aggiunto Napolitano, ''è accertato anche in sede parlamentare''. ''Ci sono stati traffici per sistematici trasferimenti di rifiuti tossici altamente pericolosi dalle industrie del Nord nel territorio campano - ha aggiunto il presidente della Repubblica - con un'attiva cogestione da parte della camorra''. E' una questione, secondo il capo dello Stato, che ''dovrebbe far riflettere anche l'opinione pubblica del Nord'' e ''la politica''.
La replica della Lega non si è fatta attendere: il Nord non si farà carico di smaltire e incenerire i rifiuti della Campania. A metterlo in chiaro è stato il sottosegretario alle Infrastrutture, Roberto Castelli. "Puntualmente - afferma Castelli - come un fiume carsico rispunta l'argomentazione che, come per qualsiasi altro problema del Sud, la responsabilità primigenia è di quei cattivoni del Nord. Stavolta questa teoria sempre viva è applicata alla questione dei rifiuti da un'autorevolissima fonte, addirittura il presidente della Repubblica''.''E' evidente dove si vuole arrivare - dice Castelli - i rifiuti della Campania li smaltiscano i cattivoni del Nord. Ma anche il presidente della Repubblica deve prendere atto che non c'è più nessuno al Nord disposto ad accettare ciò".
Secondo il ministro ombra dell'Ambiente, Ermete Realacci, invece ''fa bene il presidente Giorgio Napolitano a ricordare la piaga della camorra e il ruolo che i clan hanno nelle ecomafie, dalla gestione illecita dei rifiuti all'abusivismo edilizio".
"Sono più di dieci le famiglie della malavita organizzata che operano in Campania - rileva Realacci - e i loro nomi da anni risuonano sinistri: Casalesi, Nuvoletta, Alfieri, Bidognetti, Crimaldi, Galasso, La Torre, Martella, Moccia e Mazzoni".
''La loro azione criminale - conclude - è una piaga per il Paese, per l'ambiente, per la salute dei cittadini e per tutte le imprese sane costrette a fronteggiare una concorrenza sleale e impunita''.

CRIMEBLOG
Lo scandalo della discarica tossica Montedison in Abruzzo
pubblicato: giovedì 29 maggio 2008 da Fabio Mascagna in:
Crimini ambientali
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E’ stata definita la “discarica tossica più grande d’Europa” e non si trova nè a Napoli nè in Puglia, ma nel tranquillo Abruzzo. In una regione poco avvezza agli onori delle cronache uno non si aspetterebbe mai di trovare una discarica abusiva di rifiuti tossici e cancerogeni sita proprio a cavallo di un fiume. Una falda idrica da niente, da lì un acquedotto pesca acqua potabile per circa 450mila persone. 600mila in estate. 165 mila metri cubi di rifiuti a 20 metri di distanza dalla sponda destra del fiume Pescara.
E’ dall’inizio del secolo scorso che Bussi sul Tirino, paesino della provincia di Pescara, convive con un’industria chimica sotto i piedi dei propri cittadini. All’inizio la Società Italiana di Elettrochimica (Franco-Svizzera), si installò nel sito per la produzione di cloro.
Per poi passare per un’evoluzione chimica di società in società partendo dall’alluminio, al silicio, a scopi bellici con la produzione di acido benzoico ed addirittura gas nervino. Dagli anni ‘30 la gestione Montecatini, che dal 60′ sfrutta il sito per la produzione di cloro, clorometani, cloruro ammonico, piombo tetraetile e trielina.
Dal 1982 il problema inquinamento peggiora radicalmente a causa di 8 nuovi acquedotti creati proprio all’altezza dell’industria, che scaricando i propri rifiuti inquina l’acqua ancora potabile fino a quei giorni…
CONTINUA

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