sabato, maggio 31, 2008

IL GOVERNO SI TIENE GLI INUTILI TRIBUNALI MILITARI

CONTRARIAMENTE A QUANTO PREVISTO NELLA FINANZIARIA DEL 2008 DEL PRECEDENTE GOVERNO PRODI CHE LI ABOLISCE, IL GOVERNO BERLUSCONI IV HA DECISO INVECE DI TENERSELI SENZA CHE VI SIA UNA RAGIONE DICHIARATA E CHE PER QUESTO VI SARÀ UNA INTERROGAZIONE PARLAMENTARE.

LA SOPPRESSIONE DEI TRIBUNALI MILITARI, ORMAI INUTILI CON LA FINE DELLA LEVA OBBLIGATORIA, AVREBBE LIBERATO INGENTI RISORSE ECONOMICHE E UMANE CHE POTEVANO RAFFORZARE LA MAGISTRATURA ORDINARIA ORA QUANTO MAI NECESSARIE.

SONO STATI GLI STESSI MAGISTRATI MILITARI A DICHIARARE CHE NON HANNO LAVORO DA ESPLETARE E PER IL QUALE VENGONO PAGATI LO STESSO. IL GOVERNO PREFERISCE PERPETUARE QUESTA SITUAZIONE NEL MOMENTO IN CUI BRUNETTA, SUO MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, STA APPLICANDO IL "PUGNO DURO" PER CACCIARE VIA I COSIDDETTI "FANNULLONI".

NON C'È CHE DIRE, UN BELL'ESEMPIO DI COERENZA E DI SOSTEGNO ALL'AZIONE DI QUESTO MINISTRO E NEI CONFRONTI DI TUTTI I DIPENDENTI PUBBLICI.
Raffaele B.

STATO-OGGI AGI
TRIBUNALI MILITARI: PINOTTI, INCOMPRENSIBILI
DECISIONI GOVERNO

(AGI) - Roma, 31 mag. - “Non si comprendono le ragioni della decisione del Consiglio dei ministri di rimandare la chiusura dei tribunali militari, presente nella finanziaria del 2008″. Lo dichiara Roberta Pinotti, ministro della Difesa del governo ombra del Pd. “Con questa norma contenuta nella legge di bilancio approvata nella scorsa legislatura - rileva Pinotti - si sarebbero potuti risparmiare gia’ nel 2008 848 milioni di euro”: “non si tratta solo di uno spreco di risorse oggettivo - sottolinea il ministro ombra - i magistrati militari e il personale di cancelleria presente in questi tribunali sarebbe passato alla magistratura ordinaria con gli effetti positivi che ne sarebbero derivati. La prossima settimana gli organi delle due magistrature esaminato e licenziato la pratica attuativa di questo provvedimento. Stiamo parlando di 106 magistrati militari per un totale di 160 reati nello scorso anno, un indubbio utilizzo poco oculato delle risorse dello stato”. Per questo, “oltre a chiederci i motivi di questa decisione ci chiediamo anche dove il Governo trovera’ le risorse per avere la copertura finanziaria - aggiunge Pinotti - e queste mie domande saranno oggetto la prossima settimana di un’iniziativa parlamentare mirata a chiarire questa situazione che riteniamo assai grave e che pare essere in netto contrasto con le dichiarazioni del ministro Brunetta in merito all’efficienza della Pubblica Amministrazione”. (AGI)
Red/Oll

L’UNITÀ
Tribunali militari, il governo si tiene i fannulloni
31.05.08
Non si chiudono i tribunali militari. Lo ha deciso il governo Berlusconi, in controtendenza con la norma approvata nella finanziaria 2008 del governo Prodi. Evidentemente al nuovo esecutivo non fanno gola quei 848 milioni di euro che lo Stato avrebbe risparmiato con la chiusura di molti tribunali militari che, da quando la leva non è più obbligatoria e la diserzione è sparita, sono ormai dei palazzoni con pochissime ragioni d’essere. E sì che di soldi da reperire per il taglio dell’ici ne servono, ma a palazzo Chigi preferiscono prenderli dal Fondo contro al violenza sulle donne e da quello per le infrastrutture in Sicilia.

Ma i Tribunali militari, no, quelli devono rimanere in vita. Anche se, come dichiarato da Roberta Pinotti, ministro ombra alla Difesa «non se ne comprendono le ragioni». Sono gli stessi magistrati militari ad aver ammesso che «sono pagati per non fare niente». Secondo quanto stabilito dal governo Prodi, i giudici dei Tribunali militari e il personale di cancelleria sarebbero passati alla magistratura ordinaria, «con gli effetti positivi che ne sarebbero derivati», sottolinea Pinotti.

«Stiamo parlando di 106 magistrati militari per un totale di 160 reati nello scorso anno – prosegue ancora il ministro ombra alla Difesa – un indubbio utilizzo poco oculato delle risorse dello Stato. Oltre a chiederci i motivi di questa decisione – prosegue – ci chiediamo anche dove il Governo troverà le risorse per avere la copertura finanziaria. Queste mie domande saranno oggetto, la prossima settimana di un'iniziativa parlamentare mirata a chiarire questa situazione che – conclude – riteniamo assai grave e che pare essere in netto contrasto con le dichiarazioni del ministro Brunetta in merito all'efficienza della Pubblica Amministrazione».

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