lunedì, aprile 07, 2008

IL CAVALIERE E LA DICHIARAZIONE EVERSIVA DI BOSSI

LA MINACCIA DI IMBRACCIARE I FUCILI CONTRO LA "CANAGLIA ROMANA" PER AVERE APPLICATO LA “SUA” LEGGE ELETTORALE, RAPPRESENTA UN OFFESA ALLA MEMORIA DEGLI ITALIANI CHE NON HANNO DIMENTICATO IL SUO EX-MINISTRO CALDEROLI, PADRE DI QUELLA LEGGE CHE LUI STESSO HA DEFINITO "PORCATA" E ALLO STESSO TEMPO UN ATTACCO ALLA COSTITUZIONE, ALLE ISTITUZIONI DELLO STATO E ALLA NAZIONE INTERA.

DICHIARAZIONI "EVERSIVE" DI QUESTA GRAVITÀ NON SONO STATE FATTE DA UN TIZIO QUALSIASI MA DA UN EX-MINISTRO E DI NUOVO CANDIDATO A MINISTRO DI QUESTO STATO SE BERLUSCONI DOVESSE VINCERE. UN FATTO UNICO NELLA NOSTRA STORIA FATTA ECCEZIONE DEL PASSATO FASCISTA.

NON SI TRATTA QUI DEL "DIRITTO” DI AVERE OPINIONI DIVERSE E DI DIRE QUELLO CHE SI VUOLE, PERCHÈ QUI SI È VIOLATO CON LA MINACCIA IL DIRITTO DI TUTTI I CITTADINI A VIVERE IN PACE ED IN CIVILTÀ INCUTENDO LORO IL "TIMORE" DI FARE “SPROFONDARE” IL PAESE IN GUERRA CIVILE. QUANTO DICHIARATO DA BOSSI NON È REATO DI OPINIONE MA È REATO DI "EVERSIONE" PREVISTO DALLA NOSTRA COSTITUZIONE CUI TUTTI SONO TENUTI A RISPETTARE PENA LA FINE DELLA CONVIVENZA CIVILE!

A QUESTO PUNTO C'È SOLO DA CHIEDERSI COSA FARÀ BERLUSCONI RISPETTO A QUESTE MINACCE. NELLE PROSSIME ORE VEDREMO QUALI SARANNO LE SUE DICHIARAZIONI. NON PUÒ ESSERE CERTO AUSPICABILE CHE SE ELETTO EGLI POSSA PORTARE UN SIMILE PERSONAGGIO NEL CONSIGLIO DEI MINISTRI? SAREBBE UN PERICOLO PER TUTTI.

Raffaele B.

CORRIERE DELLA SERA
Bossi: «Per fermare queste schede-porcheria potremmo prendere i fucili»
06 aprile 2008
«Imbracceremo le armi contro la canaglia romana comunista che sta facendo apposta per impedire il voto»

VERBANIA - «Se necessario, per fermare i romani che hanno stampato queste schede elettorali che sono una vera porcata, e non permettono di votare in semplicità e chiarezza, potremmo anche imbracciare i fucili». Lo ha dichiarato Umberto Bossi in un comizio a Verbania. «I veneti, i piemontesi, i lombardi non permetteranno questo imbroglio. Il ministro dell'Interno ha fatto stampare schede in cui di fatto non si può votare. Con due simboli collegati, in cui chi vota per uno vota per due e quindi crea confusione», ha aggiunto il leader della Lega Nord. «Fate tutti molta, molta attenzione e mettete una croce al centro del simbolo giusto. Noi comunque terremmo le cose sotto controllo. Se necessario imbracceremo i fucili contro la canaglia centralista romana che sta facendo apposta a impedire il voto». Le affermazioni di leader del Carroccio sono forti e i giornalisti al seguito gli chiedono di chiarirle. «La rabbia della gente è tanta per questa schifezza che è un vero attentato alla libertà», spiega Bossi. «Volevo dire che noi alla democrazia ci teniamo e che democraticamente reagiremo a ogni tentativo di impedire la chiarezza e la regolarità in cabina elettorale. Non è infatti pensabile che si possa vedere annullato il voto solo perché facendo una croce si va a sbattere su un altro simbolo».

VITTORIA A MANI BASSE - Bossi ha ribadito la sua certezza «in una vittoria a mani basse anche se i romani, i comunisti, stanno facendo di tutto per impedire il voto, con queste schede tranello. I comunisti non sono cambiati - ha aggiunto - sono canaglie antidemocratiche, abbiamo anche mandato a dire al presidente della Repubblica di darci un'occhiata».

REPLICHE - Immediata le repliche. Walter Veltroni, candidato premier del Partito democratico: «Voglio sapere da chi si candida a governare questo Paese, se uno che dice queste parole può essere chiamato a fare il ministro delle Riforme. Ma dove viviamo, dove siamo? Imbracciare i fucili? Con queste parole il Paese non reggerà, la destra è solo capace di seminare odio e paura. Giurano sulla Costituzione solo per avere le auto blu e un posto da ministro». A Veltroni risponde il leghista Roberto Calderoli: «Veltroni se è ancora uomo e non ha svenduto i propri attributi come pegno da pagare per entrare nella Banda Bassotti, si rivolga al suo ministro Amato e al suo governo. Se non intervengono le istituzioni a difendere la democrazia e la Costituzione, questa difesa passerà al popolo». Il segretario nazionale della Destra, Francesco Storace: «A Bossi qualcuno dovrebbe ricordare che in Parlamento hanno votato la legge che loro stessi hanno definito porcata. A Milano fanno la faccia feroce, a Roma stanno a tavola con i loro padroni». Giuseppe Giulietti, portavoce del movimento Articolo 21: «Berlusconi ora il dovere morale di prendere le distanze e di rompere l'alleanza con Bossi». In precedenza aveva detto Silvio Berlusconi a Palermo: « Ciò che lega me e Bossi è un'autentica amicizia fraterna. Noi consideriamo i nostri alleati carne della nostra carne e sangue del nostro sangue». Angelo Bonelli (Sinistra arcobaleno): «Berlusconi è alleato di chi incita all'insurrezione armata. Siamo in presenza di parole pericolose e vergognose».

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