giovedì, giugno 21, 2007

CDL - ENNESIMA NORMA INCOSTITUZIONALE

UN’ALTRA NORMA INSERITA NELLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA FATTA DAL EX MINISTRO CASTELLI È STATA DICHIARATA "INCOSTITUZIONALE" DALLA CORTE PERCHÈ IN APERTA "VIOLAZIONE" DELLA NORMATIVA DEI LIMITI DI ETÀ PER I MAGISTRATI.

PUR DI ESCLUDERE IL PROCURATORE GENERALE GIANCARLO CASELLI DAL CONCORSO PER LA NOMINA DI PROCURATORE ANTIMAFIA, FU INSERITA “ILLECITAMENTE” NELLA RIFORMA IL LIMITE DI ETÀ DI 66 ANNI.

CON QUESTA ALTRA “BOCCIATURA” LA CDL SI GUADAGNA IL "DEMERITO" DEL RECORD DELLE LEGGI "INCOSTITUZIONALI" FATTE DURANTE I SUOI 5 ANNI DI INCONTRASTATO GOVERNO INSIEME A QUELLE FATTE PER USO "AD PERSONAM" E DI DEPENALIZZAZIONI DI VARI REATI FINANZIARI PER LE QUALI ANCORA NON SI RIESCE A PORRE RIMEDIO PER RISTABILIRE UNA LEGALITÀ NORMALE.

NON C’È CHE DIRE L’EX GOVERNO È STATO MOLTO “PRODUTTIVO” ED EFFICIENTE IN QUELLA DIREZIONE.
Raffaele B.

CORRIERE DELLA SERA
Consulta: dichiarata incostituzionale norma "anti Caselli"
20/06/2007 18:57

ROMA - La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la norma inserita nella riforma Castelli sull'ordinamento giudiziario voluta dalla Cdl nella passata legislatura, a causa della quale il procuratore generale di Torino Giancarlo Caselli fu escluso dal concorso per la nomina di procuratore nazionale antimafia, poiche' aveva gia' compiuto i 66 anni di eta'. Il nodo della norma, dichiarato incostituzionale, sta nella questione dell'eta' per quanto concerne di conferimento degli incarichi direttivi a magistrati ordinari. La norma ribattezzata 'anti-Caselli', escludeva dagli incarichi direttivi i magistrati che abbiano compiuto 66 anni. Per i giudici della Consulta quella disposizione e' incostituzionale, perche' non tiene conto della normativa che consente ai magistrati di rimanere in servizio fino a 75 anni. (Agr)

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