lunedì, maggio 21, 2007

LA INCHIESTA DELLA BBC SUI PRETI PEDOFILI

SANTORO VUOLE PORTARE SU “ANNOZERO” (RAI2) LA INCHIESTA DEI PRETI PEDOFILI CHE LA BBC HA TRASMESSO NEL 2006 IN INGHILTERRA E SI È SCATENATO IL FINIMONDO. NATURALMENTE LA CHIESA È CONTRARIA ED ESERCITA QUINDI PRESSIONI PER IMPEDIRE LA LIBERA INFORMAZIONE.

NEL FRATTEMPO LA VICENDA È DILAGATA IN INTERNET E SEMBRA ESSERE IL VIDEO PIÙ VISTO
Sex Crimes and the Vatican (CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO).

UNA NOTA DI REPUBBLICA INTITOLATA “
Viaggio di studio” COGLIE UNA EVIDENTE CONTRADDIZIONE DI MARIO LANDONFI DI AN E PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE DI VIGILANZA RAI. COSTUI, NELLA DICHIARAZIONE DEL 10/12/2006 PRENDE LA BBC A MODELLO DI RIFERIMENTO PER LA RAI E POI SI CONTRADDICE CON LA RECENTE DICHIARAZIONE DEL 20/05/2007 CON LA QUALE INVITA IL DIRETTORE CAPPON A NON ADERIRE ALLA RICHIESTA DI SANTORO.

TUTTAVIA IL CONDUTTORE DI "ANNOZERO" SEMBRA DETERMINATO A PROCEDERE ALL’ACQUISTO DEL VIDEO DALLA BBC VISTO CHE NE AVREBBE IL “POTERE” COME DIRETTORE DELLA SUA TRASMISSONE, A MENO CHE NEL FRATTEMPO NON SI EMETTA UNA DISPOSIZIONE O UNA LEGGE CHE PERÒ SI CONFIGUREREBBE LESIVA DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE PREVISTA DALLA NOSTRA COSTITUZIONE.
STAREMO A VEDERE GLI SVILUPPI SUCCESSIVI.
Raffaele B.

MOMENTOSERA
Santoro vuole il video Bbc sui preti pedofili
20-05-2007

Michele Santoro è nuovamente al centro di una violenta polemica in casa Rai. Il conduttore di “Anno Zero” punta i piedi per il video Bbc su presunti preti pedofili

Il giornalista Michele Santoro, conduttore di “Anno Zero” in onda su RaiDue, è avvezzo alle polemiche. Stavolta però la bagarre viene scatenata intorno alla sua richiesta, avanzata e ribadita, di far acquistare alla Rai un video della Bbc che sta scatenando diverse polemiche: Sex crimes and the Vatican.

Il video parla infatti di un’inchiesta in cui vengono rivelati alcuni casi di presunta pedofilia che riguardano prelati che operano in Irlanda, Brasile e Usa. Santoro vuole a tutti i costi il video per farne il perno di una puntata del suo programma, ma la levata di scudi inizia a farsi pesante. Da più parti infatti viene chiesto che il video non venga acquistato e tanto meno trasmesso.

La posizione del Vaticano sull’inchiesta della Bbc non può naturalmente che essere di condanna totale. Tra l’altro nel video si accusa anche l’allora cardinale Ratzinger di avere agito in modo tale da nascondere molti episodi.
Da un lato si chiede che non venga imposta alcuna censura preventiva nei confronti della Rai e del giornalista stesso; dall’altro lato, Mario Landolfi, presidente della Commissione di Vigilanza Rai, chiede apertamente al direttore generale Cappon di non dare seguito alla richiesta di Santoro.

REPUBBLICA
Viaggio di studio
21 maggio 2007

"Visto che non si fa che invocare l'esempio della Bbc, la Vigilanza ha chiesto l'autorizzazione ai presidenti di Camera e Senato per una missione in Gran Bretagna, per studiare da vicino la Bbc. Formalizzata la richiesta, prenderemo contatti con l'emittente per stabilire la data"
(Mario Landolfi, An, presidente della commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai, Ansa, 10 dicembre 2006)

"Apprendo dalla lettura dei giornali che su richiesta di Michele Santoro, la direzione generale della Rai si accingerebbe ad esaminare la proposta di acquisto del reportage 'Sex crimes and Vatican', una vecchia inchiesta realizzata dalla britannica Bbc sul coinvolgimento di sacerdoti in vicende di pedofilia, in cui viene chiamato in causa anche l'allora cardinale Ratzinger, presentato come colui il quale coprì i responsabili di tali nefandezze. Una ricostruzione già confutata dal giornale della Cei che ha evidenziato che non solo non vi fu alcun insabbiamento dei casi accertati e che anzi i religiosi coinvolti furono ricondotti allo stato laicale. Una evidente ragione d'opportunità dovrebbe consigliare al direttore Cappon di non aderire alla richiesta del conduttore di Annozero. Gli lasci pure la palma del martirio, ma eviti di trasformare il servizio pubblico in un plotone mediatico di esecuzione pronto a fare fuoco sulla Chiesa e sul Papa, per di più in nome di una lacunosa se non addirittura calunniosa ricostruzione dei fatti"
(Mario Landolfi, An, presidente della commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai, Ansa, 20 maggio 2007)

REPUBBLICA
L'inchiesta Bbc sui preti pedofili diventa un caso su internet
Scambiato da migliaia di utenti nel mondo il documentario che svelerebbe come Ratzinger tutelò alcuni sacerdoti responsabili di abusi
17 maggio 2007

ROMA - Un'onda di indignazione attraversa la rete e acquista ogni giorno portata maggiore. E' bastato poco, che in realtà "poco" non è. La messa in Rete di un documentario della Bbc, titolo
Sex Crimes and the Vatican (sottotitoli in italiano), andato in onda in Gran Bretagna nel 2006, nel quale si svelano i risvolti inquietanti di una vicenda che coinvolse decine di sacerdoti, responsabili di reati di pedofilia, come quelli della diocesi di Ferns, contea di Wexford, Irlanda. E di come i reati, e i loro autori, vennero tutelati dalle autorità ecclesiastiche. Il video, che in Italia è stato acquistato da una società specializzata che sta provando a rivenderlo alle emittenti nazionali, è fra i più visti su You Tube e Google. La società ha diffidato formalmente il nostro sito a diffonderlo.

Nel documentario, si parla soprattutto del Crimen Sollicitationis, il documento segreto emesso dal Santo ufficio del Vaticano (oggi Congregazione per la dottrina della fede) nel 1962: fornisce istruzioni ai vescovi su come trattare i casi di sacerdoti accusati di usare la segretezza del confessionale per fare avances sessuali ai penitenti. Ma soprattutto di come porsi di fronte a crimini peggiori, come il coinvolgimento di un prete in rapporti sessuali con un animale, un bambino o un uomo.

Ebbene, il garante dell'applicazione di quelle direttive fu Benedetto XVI, all'epoca dei fatti ancora cardinale Joseph Ratzinger. Fu lui il responsabile della direttiva con la quale lo scandalo venne messo a tacere e i preti furono protetti e nascosti alle autorità.

Il video è crudo e esplicito, riporta le testimonianze di chi, all'epoca bambino, fu vittima degli abusi. Che viaggiasse su internet era prevedibile così com'era inevitabile che alimentasse la discussione. Utenti premurosi si sono presi la briga di tradurre e sottotitolare la versione integrale del documentario anche nella nostra lingua.

Così, la Ferns Inquiry, il Rapporto Ferns, ovvero l'inchiesta governativa ufficiale irlandese del 2005 che riguardava le denunce di abusi avvenuti nella diocesi irlandese, ma anche gli altri contenuti del documentario, si sono trasformati in uno dei documenti attualmente più diffusi e scambiati sul Web. Il dibattito si infiamma su siti e blog italiani, fra riflessioni pacate, giudizi netti e, com'è legittimo, dubbi e contestazioni.

Nessun commento: