mercoledì, febbraio 14, 2007

ENERGIA SOLARE – IL RIENTRO IN ITALIA DI CARLO RUBBIA

È UNA BUONA NOTIZIA IL RIENTRO IN ITALIA DEL PREMIO NOBEL CARLO RUBBIA CHE ACCETTA DI DIVENTARE IL CONSIGLIERE DEL MINISTRO DELL’AMBIENTE PECORARO SCANIO.

LO SCIENZIATO COLLABORERÀ ALLA REALIZZAZIONE ED AL RILANCIO DELLE POLITICHE SULLE FONTI DI ENERGIA RINNOVABILI IN PARTICOLARE QUELLA SOLARE DI CUI L’ ITALIA NE È RICCA MA NON VIENE PERÒ UTILIZZATA!

IL RITORNO DEL PREMIO NOBEL ITALIANO “MARCA” UNA NOTEVOLE DIFFERENZA CON IL PRECEDENTE GOVERNO BERLUSCONI CHE INVECE AVEVA PENSATO DI FARE A MENO DELLA SUA COLLABORAZIONE (A DENUNCIA DELL’ASSENZA DI UNA POLITICA SULL’AMBIENTE) DI CUI GUARDA CASO INVECE SE NE È SUBITO SERVITA LA SPAGNA.

A SEGUITO DI CIÒ, QUESTO PAESE HA FATTO UN BALZO IN AVANTI SUL FOTOVOLTAICO, TECNOLOGIA D’AVANGUARDIA DI CUI RUBBIA SI OCCUPA IN PARTICOLARE.

CON QUESTA COLLABORAZIONE E CON LE NUOVE POLITCHE SULL’AMBIENTE ED ENERGIE RINNOVABILI POTREMO ALLO STESSO TEMPO “RIDURRE” IL CONSUMO DI PETROLIO, L’INQUINAMENTO, I SUOI COSTI SEMPRE CRESCENTI, E “RECUPERARE” POSIZIONI SULLE NUOVE ECO-TECNOLOGIE NEL MERCATO MONDIALE SU CUI È GIÀ INIZIATA LA CORSA.
Raffaele B.

ATENEONLINE
Il Nobel Rubbia torna in Italia "Il futuro è l'energia solare"
Mario Basile (12 feb 2007)
Lo scienziato rientra alle dipendenze del ministero dell'Ambiente, in qualità di collaboratore del ministro. Per Pecoraro Scanio, il ritorno del professore è l'occasione per promuovere lo sviluppo del fotovoltaico nel nostro Paese e dare un forte segnale di impegno nel tentativo di riportare in italia i grandi cervelli

Il premio Nobel Carlo Rubbia ritorna in Italia come consigliere del ministero dell’Ambiente per le energie rinnovabili. Il ministro Pecoraro Scanio ha mostrato la propria soddisfazione per l’accordo raggiunto: “Sono contento che il professore abbia accettato di dare un contributo al lavoro del ministero per rilanciare le nuove tecnologie nel settore delle fonti rinnovabili nel nostro Paese. Tutti si lamentavano che avevamo perso il professore Rubbia. Oggi lo riportiamo in Italia. L'obiettivo - per Pecoraro Scanio - è quello di acquisire e portare a collaborare con il governo italiano, e, in particolare, con il ministero dell'Ambiente, una personalità di grande prestigio e capacità internazionale come Rubbia che si era dovuto allontanare. Questo - ha proseguito il ministro - è importante per quella che viene chiamata la grande sfida per riportare in Italia i grandi cervelli. Bisogna ripulire l’ambiente, salvare il clima del mondo ma soprattutto dare all’Italia energia pulita, rinnovabile e disponibile”.

Lo scienziato ha da parte sua ribadito il suo impegno nell’adempimento del nuovo ruolo assegnatogli all’interno del ministero: “Ringrazio il ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio. Ho buttato la spugna un anno e mezzo fa, ora torno con lo spirito giusto. L’Italia è un Paese che ha una grande risorsa nel Sole e il Sole è qualcosa che noi dobbiamo poter utilizzare. E’ l’unica forma di energia indigena che abbiamo – ha aggiunto Rubbia – e quindi è giusto sviluppare una tecnologia di avanguardia ma anche una tecnologia di collaborazione con gli altri Paesi. Abbiamo assistito allo shock petrolifero e questo è solo l'inizio". Secondo il premio Nobel, "cosa farebbero i 10 miliardi di abitanti del Pianeta se non avessero un'energia disponibile a basso costo? Sarebbe la fine della civilizzazione umana. Abbiamo bisogno di preparare per il futuro”.

Le tappe verso la diffusione dell’utilizzo dell’energia solare prevedono già a marzo un incontro con il mondo imprenditoriale per incentivare gli investimenti nel settore. Per il ministro Pecoraro Scanio, bisogna prendere esempio dalla Spagna, evitando di puntare sul carbone: “In Spagna, non è il governo, ma sono gli imprenditori ad investire. Con il paese iberico, accettiamo la competizione e mettiamo in campo progetti comuni per vincere insieme. L'Italia può sfruttare questa tecnologia anche in iniziative di cooperazione internazionale perché si tratta di una tecnologia che può aiutare molti Paesi poveri che hanno tanto Sole ma, paradossalmente, devono abbattere le foreste per cucinare". Intanto, è stato già allestito un piano di incentivi per il fotovoltaico. Secondo il ministro dell’Ambiente, “ci saranno contributi e fondi per sbloccare in Italia non solo il fotovoltaico, il solare termico tradizionale, ma abbiamo anche previsto un sostegno per realizzare fino a 100 Megawatt di solare termodinamico”.

Si dovrebbe così arrivare a raddoppiare la produzione del volume di potenza fotovoltaica.

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