domenica, gennaio 14, 2007

BIODIESEL – PRIMO PASSO DELL’ITALIA

COGLIAMO CON GRANDE PIACERE QUESTA NOTIZIA PASSATA IN SORDINA PERCHÉ FINALMENTE DOPO TANTI DIBATTITI E DISCUSSIONI INCONCLUDENTI SI INIZIA CON UN PRIMO CONTRATTO SUI BIOCARBURANTI PRESENTATO DAL MINISTRO DE CASTRO COME PRIMO PASSO CONCRETO PER LA COSTRUZIONE DI UNA FILIERA NAZIONALE DELLE AGROENERGIE.

A DIFFERENZA DI ALTRI PAESI EUROPEI, IL NOSTRO DEVE RECUPERARE MOLTO RITARDO RISPETTO AGLI OBBIETTIVI DI KIOTO E DEVE COMINCIARE A RIDURRE SENSIBILMENTE IL CONSUMO DA FOSSILI VALE A DIRE PETROLIO E CARBONE.

PER DIVERSI ANNI NON SI È FATTO NULLA. LA POLITICA AVEVA FINORA DIMENTICATO I PROBLEMI DELL’AMBIENTE E DEI SEMPRE CRESCENTI CONSUMI ENERGETICI DA FOSSILI AGGRAVANDO SEMPRE PIÙ L’INQUINAMENTO E I COSTI SEMPRE MENO SOSTENIBILI.

IL GOVERNO SEMBRA PUNTARE SERIAMENTE SULLE ENERGIE ALTERNATIVE. IN CAMPO AGRICOLO VUOLE ASSEGNARE UN NUOVO RUOLO ALL’AGRICOLTURA IN CRISI CON LE BIOMASSE E BIOCARBURANTI, INSOMMA ENERGIA VERDE A VANTAGGIO DI TUTTI.

LO STUDIO E LA RICERCA DI FONTI ALTERNATIVE RINNOVABILI INSIEME AL RISPARMIO ENERGETICO SONO INDISPENSABILI GIA DA OGGI. ESSE RAPPRESENTANO GIÀ IL CENTRO ATTORNO AL QUALE RUOTA L’INTERA ECONOMIA MONDIALE E LA NOSTRA STESSA ESISTENZA PERCHÉ SE IL PIANETA MUORE NESSUNO POTRÀ SOPRAVVIVERE.
Raffaele B.

LAGAZZETTADELMEZZOGIORNO
Per l'agricoltura l'Italia punta su biodiesel
10/01/2007
ROMA – Un nuovo capitolo sul fronte dell’ energia verde che fa bene all’ambiente e all’agricoltura. Su questo non ha dubbi il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Paolo De Castro, che oggi ha presentato la firma del primo contratto di filiera per lo sviluppo del biodiesel. «La firma del primo contratto quadro sui biocarburanti rappresenta un risultato molto importante – ha detto De Castro illustrando il contratto – perché segna il primo passo concreto verso la costruzione di una filiera nazionale delle agroenergie».
D’altra parte proprio il ministro ha rimarcato che si tratta di «un obiettivo ritenuto prioritario nell’azione del Governo e inserito nel Dpef 2007-2011, e sul quale l’Italia sconta ancora forti ritardi in assoluto rispetto agli obiettivi di Kyoto, e relativi rispetto agli altri partner comunitari». Con la finanziaria 2007 il governo ha messo in campo provvedimenti importanti a favore della produzione e della gestione di energie alternative. In campo agricolo sono state previste risorse per biocarburanti da coltivazioni energetiche (in particolare colza), con l’obiettivo definito di raggiungere nel 2007 i 70.000 ettari.
Su questa base il contratto quadro è una prima risposta sulla filiera che, cogliendo le nuove opportunità della finanziaria, punta a raggiungere 240.000 ettari nel 2010, un passo fondamentale per rispettare gli obiettivi di Kyoto. Soggetti interessati dal contratto quadro sono le Associazioni agricole, l’Unione Seminativi (produttori di semi oleosi) e sul versante industriale Assitol, Assobiodiesel, Assocostieri.
L' accordo quadro firmato oggi fornisce indirizzi per la produzione, orientamento sulla formazione dei prezzi – che in ogni caso vengono lasciati alla libera contrattazione tra le parti -, sulle caratteristiche del prodotto come tecniche di produzione e consegna. A fronte di tale accordo potranno essere siglati i contratti di coltivazione.
Per l’Italia, ha rimarcato il ministro – si tratta di una mossa concreta nel segno della tutela ambientale, anche verso la riduzione della dipendenza dalle fonti energetiche non rinnovabili. Per l’agricoltura, in particolare, sembra essere invece un momento fondante per l’affermazione di una filiera innovativa. «Stiamo andando nella direzione di un nuovo ruolo per l’agricoltura – ha aggiunto De Castro che diventa anche attrice primaria nelle politiche di tutela ambientale e risparmio energetico. Dopo questo primo accordo stiamo lavorando su forme di contratti quadro per altre tipologie di biomasse. Il futuro dell’energia verde è finalmente cominciato».
L'iniziativa è stata salutata con favore da tutte le organizzazioni di categoria. Per la Coldiretti si tratta di un accordo che «colma le lacune italiane nel settore e contribuisce a salvare il clima» poichè, con l’alimentazione delle auto a biodiesel, «è possibile ridurre dell’80% le emissioni di idrocarburi e policiclici aromatici e del 50% le polveri sottili».
Soddisfatta la Cia-Confederazione italiana agricoltori che parla di «un primo importante passo per lo sviluppo delle agroenergie, per dare vita ad una filiera nazionale e per rispondere agli obiettivi posti dal Protocollo di Kyoto». Confagricoltura parla di «una giornata fondamentale per lo sviluppo delle bioenergie in Italia», mentre per Copagri si tratta di «un concreto passo avanti» che «costituisce una buona base di partenza su cui sviluppare una politica nazionale ad hoc».

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