venerdì, gennaio 19, 2007

BENZINAI – CONTRO LA LIBERALIZZAZIONE

PUNTUALE DOPO I TAXI QUESTA VOLTA TOCCA AI BENZINAI “DIFENDERE” IL LORO “INTERESSE” CORPORATIVO CON LO “SCIOPERO” DI 48 ORE DA FARSI QUANTO PRIMA.

L’ALLARGAMENTO DELLA DISTRIBUZIONE AI SUPERMERCATI E IPERMERATI, COME AVVIENE DA ANNI NEL RESTO DELLA UE, INSIEME ALLA ELIMINAZIONE DEGLI ORARI DI CHIUSURA, PORTERÀ AD UNA MAGGIORE CONCORRENZA “ABBASSANDO” I PREZZI E "MIGLIORANDO" LA QUALITÀ DEL SERVIZIO.

LA DIFESA "CORPORATIVA" DELLE PROPRIE POSIZIONI DI “RENDITA” COSTITUISCE CERTAMENTE UN “VANTAGGIO” PERCHÉ “SOSTIENE” I PREZZI DEI PROPRI PRODOTTI E SERVIZI, MA ALLO STESSO TEMPO PERÒ QUESTI STESSI “VENDITORI” SONO “CONSUMATORI” DI TUTTI GLI ALTRI PRODOTTI E SERVIZI FORNITI DA ALTRETTANTI “VENDITORI” CORPORATIVI.

ALLA FINE IL “VANTAGGIO” COME VENDITORE VIENE “SUPERATO” DALLO “SVANTAGGIO” COME CONSUMATORE. IN CONCLUSIONE LA DIFESA CORPORATIVA È “EFFIMERA” E NON SERVE PIÙ GLI INTERESSI DEI “VENDITORI” MEDESIMI PERCHÉ SONO ANCH’ESSI, RICORDIAMOCELO, DEI “CONSUMATORI”.
Raffaele B.

CORRIERE CANADESE
Liberalizzazioni- Il governo vuole aprire più impianti e creare l'orario libero
Benzina libera nei supermercati Distributori, sciopero per 48 ore
Venerdì 19, Gennaio, 20

ROMA - No all'apertura del settore alla grande distribuzione sollecitata dall'Antitrust ed a possibili provvedimenti del governo sulla rete di distribuzione senza un "confronto". I benzinai rinviano al mittente qualsiasi ipotesi di misure sulla rete e proclamano uno sciopero di 48 ore. Una serrata, le cui modalità e calendario saranno stabiliti lunedì prossimo, che rischia di lasciare gli automobilisti a "secco" per due giorni di seguito.
Ad infuocare il clima, è stato prima un'incontro al ministero per lo Sviluppo Economico - disatteso dal ministro Pierluigi Bersani e dal suo consulente per l'energia, Umberto Carpi, e quindi abbandonato anzitempo dai gestori - poi l'Antitrust, che ha preso carta e penna e inviato una segnalazione a Governo, Parlamento e Regioni per sollecitare una serie di misure.

Un pacchetto che, dall'apertura alla grande distribuzione (la vendita cioè in supermercati e ipermercati) alla liberalizzazione degli orari, superi lo stallo e l'arretratezza della rete dei benzinai italiani rispetto agli standard Ue, contribuendo - scrive l'Antitrust - a fare scendere i prezzi e migliorare i servizi. "Per ottenere un'effettiva razionalizzazione e ristrutturazione della rete - ribadisce il Garante - occorre utilizzare la leva della grande distribuzione", la cui presenza oggi è pari allo 0,5% del totale dei punti vendita.

Non solo, occorre l'eliminazione "dell'orario massimo giornaliero", dell'intervallo di chiusura all'ora di pranzo e dei turni obbligatori. Tutti vincoli che limitano "la possibilità di scelta dei consumatori e garantiscono agli operatori la stabilizzazione della clientela".
Le richieste di Catricalà arrivano all'indomani del monito di Bersani sui prezzi di benzina e gasolio, per i quali il ministro ha annunciato di chiedere un intervento della stessa autorità di mercato. Richieste che hanno ulteriormente contribuito a infuocare l'animo dei gestori, che non hanno tardato a leggere nelle righe della nota del Garante una "sponda" o una "volata" al governo il quale, si ventila da più parti, starebbe a sua volta preparando una serie di provvedimenti sulle liberalizzazioni che toccherebbero anche il capitolo "rete distribuzione". «È finito il tempo dei tavoli tecnici», hanno dichiarato i gestori, perché «il problema non è più tecnico, ma politico».

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