giovedì, dicembre 07, 2006

MITROKHIN - GUZZANTI SOLO CON SCARAMELLA

SEMBRA ESSERE RIMASTO SOLO LUI A DIFENDERLO E A SOSTENERE LE “IMPROBABILI” ACCUSE CONTRO PRODI DI ESSERE UNA SPIA DEL EX-KGB.
PARLIAMO DEL SEN. GUZZANTI EX-PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE MITROKHIN, CHIUSA DOPO MESI DI “INCONCLUDENTE” LAVORO NONOSTANTE DISPONESSE DI NOTEVOLI “POTERI” E “DENARI” SPERPERATI INUTILMENTE.

AL SEN. PAOLO GUZZANTI NON PARE VERO DI COGLIERE UNA GHIOTTA OCCASIONE SULLA INTERVISTA FATTA DA REPUBBLICA AL GEN. OLEG GORDIEVSKIJ SOTTO RIPORTATA, AFFRETTANDOSI DI FARE PUBBLICARE DA “LEGGONLINE” LA NOTA CON LA QUALE “AFFERMA” CHE REPUBBLICA HA FATTO UN “AUTOGOL” DANDO RAGIONE A LUI E A SCARAMELLA.

EVIDENTEMENTE NELLA FRETTA IL SEN. GUZZANTI NON HA LETTO TUTTA L'INTERVISTA. SE L'AVESSE FATTO AVREBBE LETTO ANCHE CHE LA FRASE "PRODI È IL NOSTRO UOMO" VIENE ATTRIBUITA ALLO STESSO ALEKSANDR LITVINENKO E NON INVECE AL GENERALE ANATOLIJ TROFIMOV E CHE PER QUESTO LITVINENKO AVESSE ALLORA “MENTITO” DUE VOLTE:

1) RIFERENDO QUESTA CIRCOSTANZA NON VERA
2) ATTRIBUENDOLA A UNA FONTE, TROFIMOV, CHE NON AVREBBE POTUTO SMENTIRLA PERCHÉ ERA STATO UCCISO.

INSOMMA, ALEKSANDR LITVINENKO, PER RAGIONI LEGATE ALLE CONTINUE DIFFICOLTÀ ECONOMICHE, AVREBBE ALLA FINE DECISO DI DIRE A SCARAMELLA QUEL CHE SCARAMELLA VOLEVA SENTIRSI DIRE. IN PRATICA UN FALSO DOSSIER IN CAMBIO DI SOLDI.

DI FRONTE A QUESTE AFFERMAZIONI C'È POCO DA STARE ALLEGRI, LA VICENDA COMINCIA A "PUZZARE" A TAL PUNTO CHE HANNO GIÀ COMINCIATO A "DEFILARSI" TUTTI GLI UOMINI DEL CENTRODESTRA A COMINCIARE DALLO STESSO BERLUSCONI CHE "SMENTISCE" DI AVER MAI CONOSCIUTO SCARAMELLA, COSÌ COME I SERVIZI SEGRETI ITALIANI.

IL PERSONAGGIO CHE SEMBRAVA DOVESSE MORIRE, NON NE AZZECCA PIÙ UNA E SI DELINEA SEMPRE PIÙ COME TRA I PIÙ CLASSICI "MILLANTATORI" NAPOLETANI “PLURIFALSOTITOLATO” CHE VENDE "BUFALE" A CHI GLIE LO COMMISSIONA A SUON DI SOLDONI E IL SEN. GUZZANTI SEMBRA ESSERE RIMASTO IL SOLO ACQUIRENTE.

A QUESTO PUNTO SI TRATTA SOLO DI STABILIRE IL SUO GRADO DI "INCONSAPEVOLEZZA".

OGGI I TELEGIORNALI HANNO RIFERITO SU LITVINENKO MA HANNO TACIUTO SU SCARAMELLA. NEMMENO UNA PAROLA! STRANO, NO?
Raffaele B.


LEGGONLINE
CASO LITVINENKO: GUZZANTI, GORDIEVSKIJ CONFERMA PAROLE SCARAMELLA
07-DIC-06 11:49

Roma, 7 dic. - (Adnkronos) - ''Generoso autogol di
'Repubblica' che pubblica una lunga intervista al master spy Oleg Gordievskij a Londra il quale conferma per filo e per segno, essendo stato presente all'incontro avvenuto 'in un elegante hotel di Regent Street, un magnifico calice di vino rosso' cio' che Alexander Litvinenko disse a Mario Scaramella circa le informazioni che aveva ricevuto dal vice capo del Fsb, generale Anatolij Trofimov e cioe' che 'Prodi e' il nostro uomo' e che l'Italia pullula di agenti dell'ex Kgb''. Lo afferma il senatore di Forza Italia, Paolo Guzzanti, ex presidente della commissione parlamentare sul dossier Mitrokhin. (Sin/Pn/Adnkronos)


REPUBBLICA
L'ex spia del Kgb su Scaramella
"Un bugiardo, voleva rovinare Prodi"

di CARLO BONINI e GIUSEPPE D'AVANZO
7 dicembre 2006


DUE SQUILLI di telefono. Una voce decisa. "Sono Oleg Gordievskij". Il colonnello Oleg Gordievskij, pochi giorni prima di fuggire dall'Unione Sovietica nel 1985, era stato nominato residente del Kgb a Londra. Aveva cominciato nel 1974 a lavorare per il Sis, il servizio informazioni segreto britannico (chiamato anche Mi6) come agente infiltrato nel Kgb: un agente doppio, dunque, in grado di raccontare di talpe e doppiogiochisti nel "grande gioco" dello spionaggio ai tempi della Guerra Fredda. Per la sua credibilità e per le sue conoscenze, Gordievskij è un nome che ritorna spesso - oggi in Italia - nelle presunte "esplosive rivelazioni" di Paolo Guzzanti e Mario Scaramella. Sarebbe Gordievskij, il desiderato, ambitissimo, attendibile testimone della commissione Mitrokhin capace di "incastrare" Romano Prodi come "uomo del Kgb"…
CONTINUA

Che cosa voleva allora Scaramella?
"Voleva la testa di Prodi. Ma non fui io a dargliela. Fu Aleksandr Litvinenko. Ricordo ancora perfettamente cosa accadde".

Che cosa ricorda?
"Ricordo il bar di un elegante hotel di Regent Street, un magnifico calice di vino rosso e Aleksandr che, alla mia presenza, racconta a Scaramella una confidenza ricevuta, a suo dire, a Mosca, e prima di fuggire a Londra, da quello che allora era il suo vicedirettore al Fsb, Anatolij Trofimov. Ricordo ancora le parole di Aleksandr. Disse: 'Quando confidai a Trofimov la mia idea di lasciare Mosca e riparare in Italia, il generale mi mise in guardia. Mi disse: stai attento, perché in Italia ci sono molti ex uomini del Kgb. Persino Prodi è un nostro uomo'".

Scaramella sostiene che l'espressione "Prodi è un nostro uomo" sia sua. Di più: Scaramella sostiene che lei si sia spinto ad indicare il dipartimento del Kgb (il V, quello responsabile per le "misure attive") che avrebbe "coltivato" l'attuale premier italiano.
"E' un'immonda bugia. Quella frase, come stavo dicendo, fu pronunciata da Aleksandr Litvinenko. Io rimasi in silenzio e lo fissai a lungo. Evitai di dire in sua presenza quello che pensavo e che dissi e continuai a ripetere sia a Scaramella che a Guzzanti. Io non solo non avevo alcuna informazione su un qualsivoglia rapporto, di qualsivoglia genere, tra Prodi e il Kgb. Ma ero anche convinto che Aleksandr stesse mentendo due volte. Perché non solo riferiva una circostanza non vera, ma per giunta la attribuiva a una fonte, Trofimov, che non avrebbe potuto smentirla perché era stato ucciso. Insomma, ero convinto ieri e lo sono ancora di più oggi che Aleksandr, per ragioni legate alle continue difficoltà economiche, avesse alla fine deciso di dire a Scaramella quel che Scaramella voleva sentirsi dire. Forse perché da questo immaginava di trarre qualche vantaggio in futuro. Del resto, Aleksandr screditò Prodi non solo con Scaramella, ma anche con alcuni deputati europei inglesi che avevano lo stesso interesse. Questa è una cosa che so per certa, perché quei deputati europei inglesi mi avvicinarono per tentare, inutilmente, di farmi confermare le confidenze di Litvinenko"…
CONTINUA


ILGIORNALE
Scaramella ammette: mai visto Berlusconi

di Marianna Bartoccelli - da Roma
n. 289 del 07-12-2006 pagina 13

L’ex consulente della Mitrokhin ora nega di aver ricevuto promesse in cambio di un dossier contro Prodi. L’ex premier: «Non lo conosco»

Nessun rapporto con i servizi italiani. E nessun contatto con Silvio Berlusconi, come afferma l' ufficio stampa del leader della Cdl e lo stesso Scaramella nel corso di un'intervista al Tg2, durante la quale nega anche di aver ricevuto promesse di incarichi prestigiosi in cambio di un dossier contro Prodi. Su Mario Scaramella, il discusso consulente della Mitrokhin, ultimo contatto con la spia russa Litvinenko prima che questi venisse ucciso dal polonio 210, ieri ha cercato di fare chiarezza il Comitato per il controllo dei Servizi, con una audizione dei due direttori in uscita del Sismi e del Sisde.
Sia Nicolò Pollari sia Mario Mori hanno spiegato che mai i Servizi hanno avuto rapporti con l'ex consulente della commissione Mitrokhin, anche se Scaramella ha tentato in passato di avere contatti con i due servizi. Ma è stato respinto più volte. Secondo quanto riferisce il vicepresidente del Comitato parlamentare Massimo Brutti e il presidente Scajola...
CONTINUA


CORRIERE DELLA SERA
Mitrokhin: Pollari e Mori, "Nessun rapporto con Scaramella"
06 dic 16:31

ROMA - Nessun rapporto fra Sisde e Sismi e Mario Scaramella secondo i due direttori dei servizi, Nicolo' Pollari e Mario Mori, ascoltati dal Copaco. Come hanno spiegato Claudio Scajola e Massimo Brutti, presidente e dal vicepresidente del Copaco, l'ex consulente della Commissione Mitrokhin ha tentato in passato di avere contatti con i due servizi, ma e' stato respinto. (Agr)


LA7NEWS
MITROKHIN, FI: BERLUSCONI NON HA MAI CONOSCIUTO SCARAMELLA
Roma 06/12/2006 13:35
Roma, 6 dic. (Apcom) - "Abbiamo letto con stupore l'ennesima dichiarazione di Scaramella e ribadiamo che il presidente Berlusconi non ha mai conosciuto né tantomeno incontrato né parlato al telefono con questa persona, di cui non conosceva fino adesso neppure l'esistenza". E' quanto si legge in una nota dell'ufficio stampa di Forza Italia in merito alle dichiarazioni apparse oggi sulla stampa e attribuite a Mario Scaramella.

Nessun commento: