mercoledì, dicembre 06, 2006

CASO PREVITI – IL PARADOSSO DELLA MOTIVAZIONE

È STATA PROPRIO LA CONFERMA DELLA AVVENUTA CORRUZIONE LA RAGIONE DELL’ANNULLAMENTO DELLE SENTENZE. UN PARADOSSO CHE SI MANIFESTA CON UNA CERTA FREQUENZA NELL’ALVEARE DELLE PROCEDURE BIZANTINE DI CUI SOFFRE LA GIUSTIZIA IN ITALIA. PROPRIO COSÌ, I GIUDICI DELLA CASSAZIONE HANNO ACCERTATO CHE LA CORRUZIONE C’È STATA E SI È EFFETTIVAMENTE CONSUMATA IN DUE TRANCHES A ROMA. PER QUESTO MOTIVO IL PROCESSO SME AVREBBE DOVUTO ESSERE CELEBRATO (A ROMA SE NON CI FOSSE STATO UN MAGISTRATO IMPUTATO RENATO SQUILLANTE) IN UNA SEDE PIÙ VICINA QUINDI PERUGIA, MENTRE IL PROCESSO SI È TENUTO ERRONEAMENTE A MILANO. ECCO DUNQUE IL “CAVILLO” CHE AZZERA TUTTO.
I GIUDICI PERÒ SI SONO STRANAMENTE AFFRETTATI A DEPOSITARE LA MOTIVAZIONE CHE NORMALMENTE RICHIEDE PIÙ DI 30 GG. FORSE PERCHÉ PENSANO COSÌ DI AFFRETTARE I TEMPI PER UN NUOVO PROCEDIMENTO PRIMA CHE INTERVENGA LA PRESCRIZIONE DEL EX-CIRIELLI PREVISTA PER IL 30 APRILE 2007? MOLTO DIFFICILE PERÒ!

NON PAGO DI QUESTO L’ON. PREVITI CHIEDE ADDIRITTURA LA “CORREZIONE” DELLA SENTENZA DELL’ALTRO PROCESSO IMI-SIR CHE LO HA CONDANNATO DEFINITIVAMENTE, PER EVITARE LA INTERDIZIONE DAI PUBBLICI UFFICI E RIMANERE COSI SENATORE DELLA REPUBBLICA, ALTRIMENTI PRESTO DOVRÀ ABBANDONARE TUTTI GLI INCARICHI.
Raffaele B.


REPUBBLICA
Sme, depositate le motivazioni "La corruzione è avvenuta a Roma"
6 dicembre 2006

"La prova sono i due passaggi di denaro descritti dalla Ariosto"
E alla Camera Previti annuncia ricorso: "Datemi più tempo"


ROMA - Il processo Sme non poteva essere celebrato a Milano perché i pagamenti corruttivi sono avvenuti a Roma. La VI sezione penale della Cassazione ha depositato le motivazioni, in 31 pagine, della sentenza con la quale lo scorso 30 novembre ha annullato senza rinvio le sentenze di condanna per gli imputati del processo Sme (Cesare Previti, Renato Squillante e Attilio Pacifico) e ha disposto il trasferimento del fascicolo, per competenza territoriale, alla Procura di Perugia.

Questa rapidità (di solito le sentenze vengono depositate dopo 30 giorni dalla camera di consiglio) potrebbe servire per accelerare l'iter della ripresa processuale per Sme. La prescrizione del procedimento, infatti, è prevista per il prossimo 30 aprile.
Secondo la Cassazione ci sarebbero state "due dazioni localizzate in modo univoco e preciso" nella casa di Previti a Roma e presso il circolo Canottieri Lazio, constatate dal teste Stefania Ariosto e relative "non a contatti illocalizzabili, anticipatori di un successivo deposito in banca", ma "a consegna diretta dal corruttore al corrotto".

I due episodi "costituivano la più rilevante e comprovata concretizzazione - osservano gli 'ermellini' - delle “erogazioni in denaro contante”, contestate nel capo di imputazione" per cui Pacifico, Previti e Squillante erano stati condannati in appello per corruzione a pene comprese tra i 7 e i 4 anni di reclusione, e di esse, quindi, "doveva necessariamente tenersi conto ai fini della determinazione della competenza territoriale".

Nel frattempo Previti ha chiesto più tempo al comitato per le incompatibilità della giunta delle elezioni della Camera: almeno un mese. Così potrà presentare un ricorso in Cassazione per chiedere la "correzione" della sentenza Imi-Sir (condanna definitiva e interdizione dalle cariche pubbliche, quindi anche da parlamentare) alla luce di quella sulla vicenda Sme.

Il Comitato, che si occupa di preparare il lavoro istruttorio, si riunirà di nuovo giovedì prossimo e dovrà dibattere sulla questione basandosi anche su una ricca documentazione fornita da Previti. A quel punto, farà la sua proposta alla Giunta.

Nessun commento: