domenica, novembre 19, 2006

CANNABIS - RADDOPPIA LA QUANTITÀ CONSENTITA

CON IL DECRETO IL MINISTRO RADDOPPIA LA DOSE CONSENTITA DA 0,5 GRAMMO A 1 GRAMMO DI PRINCIPIO ATTIVO DELLA CANNABIS IN ATTESA DELLA MODIFICA DELLA LEGGE "FINI-GIOVANARDI" CHE CON QUEL BASSO VALORE DI SOGLIA, OLTRE IL QUALE C'ERA LA PRESUNZIONE DI "SPACCIO", SCATTAVA IL REATO PENALE E LA PRIGIONE.
MOLTI GIOVANI FINISCONO COSÌ IN CARCERE PER AVERE SOLAMENTE FUMATO LA CANNABIS POSSEDENDONE APPENA OLTRE IL MEZZO GRAMMO, CON BUONA PACE DEI VERI SPACCIATORI. L'INIZIATIVA È INSERITA NEL PROGRAMMA DELL´UNIONE SULLA DEPENALIZZAZIONE QUALE PARTE DI UNA PIÙ AMPIA STRATEGIA DI EDUCAZIONE E PREVENZIONE» E SENZA PREVEDERE OVVIAMENTE IL CARCERE PER I “TOSSICODIPENDENTI” CONTRARIAMENTE A QUANTO INVECE AVVIENE ORA.
CHI POTREBBE NON ESSERE D'ACCORDO? SOLO CHI È PER INCARCERARE I DROGATI, NO?
A QUESTO PROPOSITO C'È STATO UN INCREDIBILE TENTATIVO DI SFIDUCIA DA PARTE DI 51 SENATORI DELLA MARGHERITA TRA CUI PAOLA BINETTI E CASTAGNETTI COME RACCONTA LA STESSA ON. LIVIA TURCO NELL'INTERVISTA SULL'UNITÀ SOTTO RIPORTATA.
Raffaele B.


CORRIERE DELLA SERA
Raddoppia la quantità consentita di cannabis
Livia Turco: «Migliaia di giovani non devono finire in carcere o essere vittime di un procedimento penale per uno spinello»
14 novembre 2006

ROMA - Sale da 500 a 1.000 milligrammi il quantitativo massimo di cannabis espresso in principio attivo detenibile ad uso esclusivamente personale. Lo ha deciso, di concerto con il ministro della Giustizia e sentito il ministero della Solidarietà sociale, un decreto del ministro della Salute Livia Turco. «In attesa del provvedimento di riforma della legge Fini-Giovanardi, che resta nostro obiettivo modificare profondamente come previsto dal programma di Governo - precisa in una nota la responsabile della sanità italiana - ho ritenuto di intervenire per far sì che migliaia di giovani non debbano varcare le soglie del carcere o essere vittime di un procedimento penale per aver fumato uno spinello, come sta purtroppo avvenendo ora a seguito della legge del centro destra».
SANZIONI AMMINISTRATIVE - Pertanto i cittadini che saranno trovati in possesso di quantitativi di cannabis al di sotto del nuovo limite di 1.000 milligrammi, «potranno essere oggetto solo di sanzioni amministrative - si legge nella nota del ministero - senza incorrere nelle presunzione di spaccio e nei provvedimenti punitivi che, in base alla legge Fini-Giovanardi, potevano arrivare fino all'arresto e al carcere per quantitativi realisticamente ascrivibili ad un uso personale». Il nuovo valore soglia contenuto nel decreto emanato «deriva dalla moltiplicazione per 40, anzichè per 20 come previsto dalla vecchia tabella varata dal precedente Governo, della "dose media singola" che è pari a 25 milligrammi. Secondo l'attuale legge sulla droga - ricorda il ministero della Salute - per "dose media singola si intende la quantità di principio attivo per singola assunzione idonea a produrre in un soggetto tollerante e dipendente un effetto stupefacente e psicotropo»

UNITA
Livia Turco: «Cannabis, hanno cercato di sfiduciarmi»
Anna Tarquini
Pubblicato il: 18.11.06 Modificato il: 18.11.06 alle ore 10.41


«C´è una cosa che mi ha ferita: è la mancanza di fiducia. Ma insomma, pensi che un tuo ministro abbia sbagliato e che fai: non solo non mi telefoni, ma marchi la distinzione?». Livia Turco spiega: «Così hanno voluto sfiduciarmi e con la sfiducia non solo non si fa il Partito Democratico, ma non si governa».
Dice che vuole comunque pensare positivo il ministro della Salute; ai 51 senatori che ieri le hanno dichiarato guerra per il decreto sulla droga risponde «parliamone». Ma quella lettera firmata da mezza Margherita e l´avvertimento della senatrice Paola Binetti «attenzione che siamo in tanti a pensarla così» è un preciso atto politico che non può non avere risposta. Ancora ieri il vicepresidente della Camera Castagnetti seminava mine: «Il provvedimento Turco è inadeguato. Nel programma dell´Unione la depenalizzazione è solo una parte di una più ampia strategia di educazione e prevenzione». Sì certo - replica il ministro della Salute - , su tutto questo siamo d´accordo, ma siamo certi di esserlo anche sul fatto che bisogna evitare il carcere ai tossicodipendenti? Domani Livia Turco riferirà alle Camere. La spallata della Margherita è riuscita lì dove non erano riusciti altri: e cioè a mettere in discussione un atto su cui il ministro ha competenze e poteri...
CONTINUA

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