mercoledì, ottobre 11, 2006

IL PONTE SULLO STRETTO – STOP ALLA MEGAOPERA

IL TANTO SBANDIERATO PONTE NON SI FARÀ ALMENO PER ORA PERCHÉ È EVIDENTE CHE NON È PRIORITARIO, NON LO È MAI STATO. UN GIORNO FORSE LO DIVENTERÀ MA DOPO CHE SARANNO STATE REALIZZATE TUTTE LE INFRASTRUTTURE DI CUI LA SICILIA E LA CALABRIA SONO ENDEMICAMENTE CARENTI DA SEMPRE. PER CITARNE ALCUNE: FERROVIE, AUTOSTRADE E STRADE E NON SOLO…E INVECE QUEI SOLDI SERVIRANNO PROPRIO PER QUESTE OPERE.
A COSA SAREBBE SERVITO UN MAGNIFICO PONTE SE A MONTE E A VALLE NON C’È NULLA? E POI QUANTO SAREBBE COSTATO IL PEDAGGIO? LA MEGAOPERA SAREBBE STATA SOLO INUTILE E UN GROSSO ONERE PER LO STATO, CIOÈ PER TUTTI. ERA SOLO UNA BANDIERA DEMAGOGICA SVENTOLATA DAL GOVERNO BERLUSCONI NON CERTO PREOCCUPATO PER I MAGGIORI ONERI PER LO STATO GIÀ MOLTO GRAVIDO E NEMMENO PER I GRAVI RISCHI DI INFILTRAZIONI MAFIOSE. IL VOTO DELLA CAMERA SALVA IL VERO INTERESSE DEL SUD E DEI SUOI CITTADINI. BENE!
Raffaele B.


ANSA
Camera, stop a Ponte sullo Stretto
Priorita' e' il completamento della Salerno-Reggio Calabria
2006-10-11 13:34

(ANSA) - ROMA, 11 OTT - Con 272 voti favorevoli e 234 contrari, la Camera ha approvato la mozione del centrosinistra che 'stoppa' il ponte sullo stretto. La mozione giudica 'non prioritaria' la costruzione del ponte e impegna il governo a realizzare altri interventi per il miglioramento della viabilita' nel Mezzogiorno: in particolare il completamento della Salerno-Reggio Calabria e il miglioramento della rete autostradale siciliana. Bocciate le due risoluzioni di FI e Udc.


LAGAZZETTADELMEZZOGIORNO
A Montecitorio “crolla” il ponte sullo Stretto
11/10/2006
Bloccato dalla maggioranza della Camera dei deputati il progetto dell’opera edilizia che avrebbe dovuto unire la Penisola alla Sicilia, nella zona di Messina. Affonda il “sogno” del precedente governo di centrodestra (guidato da Silvio Berlusconi) con 272 voti contro 234. La Cdl infuriata, esultano i partiti “ambientalisti”. La Lega Nord si è astenuta
Il ponte sullo Stretto di Messina non si farà, almeno per ora. È questo il senso della risoluzione approvata dalla Camera sulla quale sono confluiti i voti dei contrari ad oltranza, come Verdi e Prc, e quelli di chi invece, pur favorevole o almeno disponibile, ritiene che si debba dare priorità ad altre opere. Un voto accolto, invece, dalle proteste dell’opposizione che (con l’eccezione della Lega, astenuta), contesta una decisione considerata il frutto dei veti incrociati nell’Unione e del cedimento dei moderati ai radicali...CONTINUA

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