sabato, settembre 16, 2006

L’INFELICE CITAZIONE DI PAPA RATZINGER

È STATA PROPRIO LA CITAZIONE DEL PAPA DELLE PAROLE DELL’IMPERATORE BIZANTINO MANUELE II PALEOLOGO A SCATENARE LA REAZIONE DEL MONDO ISLAMICO. L'IMPERATORE DURANTE L'ASSEDIO DI COSTANTINOPOLI TRA IL 1394 E IL 1402 IN UN DIALOGO SU ISLAM E CRISTIANESIMO SI RIVOLGE AL SUO INTERLOCUTORE SEMPLICEMENTE CON LA DOMANDA CENTRALE SUL RAPPORTO TRA RELIGIONE E VIOLENZA IN GENERE, DICENDO: "MOSTRAMI PURE CIÒ CHE MAOMETTO HA PORTATO DI NUOVO, E VI TROVERAI SOLTANTO DELLE COSE CATTIVE E DISUMANE, COME LA SUA DIRETTIVA DI DIFFONDERE PER MEZZO DELLA SPADA LA FEDE CHE EGLI PREDICAVA". L'IMPERATORE, DOPO ESSERSI PRONUNCIATO IN MODO COSÌ PESANTE, SPIEGA POI MINUZIOSAMENTE LE RAGIONI PER CUI LA DIFFUSIONE DELLA FEDE MEDIANTE LA VIOLENZA È COSA IRRAGIONEVOLE. LA VIOLENZA È IN CONTRASTO CON LA NATURA DI DIO E LA NATURA DELL'ANIMA.

INSOMMA, LA VIOLENZA IRRAGIONEVOLE DELL´ISLAM CONTRO LA RAGIONE DELLA FEDE CRISTIANA. UN TEMA SU CUI BENEDETTO XVI INSISTE, CITANDO IL COMMENTO DEL PROFESSORE THEODORE KHOURY, EDITORE DEL TESTO SOTTO RIPORTATO.

LA GAFFE DIVENTA ANCORA PIÙ GRAVE SE SI CONSIDERA POI LA SUA PRECEDENTE PRESA DI POSIZIONE NEL 2004(QUANDO NON ERA ANCORA PAPA) CONTRO L'INGRESSO DELLA TURCHIA IN EUROPA PERCHÈ "PAESE A MAGGIORANZA ISLAMICO E QUINDI IN CONTRASTO CON L'EUROPA".

PER QUESTO MOTIVO NOI TUTTI CI AUGURIAMO CHE IL PAPA "CORRA SUBITO AI RIPARI" NON RICONOSCENDOSI PUBBLICAMENTE CON QUELLA CITAZIONE CONTRO L'ISLAM FATTA IN PIENA EPOCA DI CROCIATE “SCONFESSATE” ORMAI DALLA CHIESA DI PAPA WOYTILA CHE AVEVA L'UMILTÀ DI CONSIDERARE TUTTE LE RELIGIONI CON RISPETTO ED ALLO STESSO LIVELLO PER POTERCI DIALOGARE IN MODO EFFETTIVO E PROFIQUO PER IL BENE DELL'UMANITÀ.
Raffaele B.


CORRIERE DELLA SERA
16 set 08:02
Papa: New York Times, "Dichiarazioni tragiche e pericolose"
NEW YORK - Anche il New York Times, nell'editoriale pubblicato oggi, critica le dichiarazioni del Papa contro il mondo islamico definendole "tragiche e pericolose". Il quotidiano Usa invita il
pontefice a chiedere scusa: "Non e' la prima volta che il Papa ha fomentato la discordia tra cristiani e musulmani". Il Nyt cita la presa di posizione di Ratzinger nel 2004, quando ancora non era salito alla cattedra di Pietro, che si pronuncio' contro l'ingresso della Turchia nell'Unione Europea, paese a maggioranza islamico e quindi "in perenne contrasto" con l'Europa. (Agr)
(VEDERE SOTTO LA VERSIONE ORIGINALE)
NYTIMES
Editorial
The Pope’s Words
Published: September 16, 2006
There is more than enough religious anger in the world. So it is particularly disturbing that Pope Benedict XVI has insulted Muslims, quoting a 14th-century description of Islam as “evil and inhuman.”
In the most provocative part of a speech this week on “faith and reason,” the pontiff recounted a conversation between an “erudite” Byzantine Christian emperor and a “learned” Muslim Persian circa 1391. The pope quoted the emperor saying, “Show me just what Muhammad brought that was new, and there you will find things only evil and inhuman, such as his command to spread by the sword the faith he preached.”
Muslim leaders the world over have demanded apologies and threatened to recall their ambassadors from the Vatican, warning that the pope’s words dangerously reinforce a false and biased view of Islam.
CONTINUE


REPUBBLICA
sabato 16.09.2006 ore 13.57
Il Cairo, 22:27
PAPA: OIC, PROFETA MAOMETTO E' STATO DIPINTO COME UN ASSASSINO
L'Organizzazione per la conferenza islamica (Oic) e' scesa in campo contro il Papa per le parole pronunciate su Islam e violenza. Le dichiarazioni del pontefice, hanno detto i vertici
dell'organizzazione piu' grande del mondo musulmano, hanno rappresentato il Profeta Maometto "nel ruolo dell'assassino" e costituiscono una "campagna di denigrazione". L'Oic "spera che questa campagna non preluda a una nuova politica del Vaticano nei confronti dell'Islam... e che dal Vaticano giunga una dichiarazione che rispecchi la sua vera posizione e il modo in cui vede l'Islam e i suoi precetti".


CORRIERE DELLA SERA
Esteri
16 set 03:12
Papa: ministro egiziano, "Ratzinger si spieghi"
IL CAIRO - Anche il governo egiziano reagisce alle parole di Papa Benedetto XVI sulla Jihad e Maometto, ma con minore sdegno di altri. Il ministro degli Esteri, Ahmed Aboul Gheit, ha dichiarato che il pontefice deve spiegare cosa intendeva dire a Ratisbona. "Sono dichiarazioni - ha detto – che mostrano che c'e' una mancanza di comprensione del vero Islam" ha affermato il ministro durante una sua missione a Cuba. (Agr)


DAL SITO DEL VATICANO
VIAGGIO APOSTOLICO DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI
A MÜNCHEN, ALTÖTTING E REGENSBURG
(9-14 SETTEMBRE 2006)
INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DELLA SCIENZA

DISCORSO DEL SANTO PADRE

Aula Magna dell’Università di Regensburg
Martedì, 12 settembre 2006

TRATTO DEL DISCORSO DEL PAPA

…Tutto ciò mi tornò in mente, quando recentemente lessi la parte edita dal professore Theodore Khoury (Münster) del dialogo che il dotto imperatore bizantino Manuele II Paleologo, forse durante i quartieri d'inverno del 1391 presso Ankara, ebbe con un persiano colto su cristianesimo e islam e sulla verità di ambedue. Fu poi presumibilmente l'imperatore stesso ad annotare, durante l'assedio di Costantinopoli tra il 1394 e il 1402, questo dialogo; si spiega così perché i suoi ragionamenti siano riportati in modo molto più dettagliato che non quelli del suo interlocutore persiano…

Nel settimo colloquio (διάλεξις – controversia)) edito dal prof. Khoury, l'imperatore tocca il tema della jihad, della guerra santa. Sicuramente l'imperatore sapeva che nella sura 2, 256 si legge: "Nessuna costrizione nelle cose di fede". È una delle sure del periodo iniziale, dicono gli esperti, in cui Maometto stesso era ancora senza potere e minacciato. Ma, naturalmente, l'imperatore conosceva anche le disposizioni, sviluppate successivamente e fissate nel Corano, circa la guerra santa. Senza soffermarsi sui particolari, come la differenza di trattamento tra coloro che possiedono il "Libro" e gli "increduli", egli, in modo sorprendentemente brusco che ci stupisce, si rivolge al suo interlocutore semplicemente con la domanda centrale sul rapporto tra religione e violenza in genere, dicendo: "Mostrami pure ciò che Maometto ha portato di nuovo, e vi troverai soltanto delle cose cattive e disumane, come la sua direttiva di diffondere per mezzo della spada la fede che egli predicava". L'imperatore, dopo essersi pronunciato in modo così pesante, spiega poi minuziosamente le ragioni per cui la diffusione della fede mediante la violenza è cosa irragionevole. La violenza è in contrasto con la natura di Dio e la natura dell'anima…
CONTINUA

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