sabato, giugno 24, 2006

SAVOIA – MISERIE E NOBILTÀ

TUTTI I PERSONAGGI DI QUESTA VICENDA SONO TALMENTE SQUALLIDI CHE PERFINO QUANDO “SMENTISCONO” “CONFERMANO” IN REALTÀ I LORO “MISFATTI”. LA NOBILTÀ DI VITTORIO EMANUELE SI DIMOSTRA UNA TRUCE MISERIA DI FRONTE ALLE “AMMISSIONI” CHE TANTO CONTRASTANO CON LE SUE PRECEDENTI INDIGNATE DICHIARAZIONI DI INNOCENZA E DI, BONTA SUA, FIDUCIA DELLA MAGISTRATURA.
COSTORO ORA GODONO, COME SPESSO ACCADE PER I DELINQUENTI VIP, DEL “CARCERE A DOMICILIO” IN ATTESA DI OTTENERE LA LIBERTÀ PROVVISORIA COME ANNUNCIANO I SUOI NOTEVOLI AVVOCATI TRA CUI LA DOTT.SSA BONGIORNO (NOTA DIFENSORE DI VIP).
NEL FRATTEMPO LA SITUAZIONE DI SOTTILE SI FA PIÙ COMPLICATA ANCHE PER LA VICENDA DELLA SOUBRETTE ELISABETTA GREGORACI (BELLISSIMA DONNA). QUEST’ULTIMA “NEGA” DI ESSERE STATA “COSTRETTA” AD AVERE RAPPORTI SESSUALI CON SOTTILE “DISCONOSCENDO” LA SUA PRECEDENTE “AMMISSIONE” ADDIRITTURA REGISTRATA.
COME SI VEDE CI TENGONO A “DIFENDERE” LA LORO IMMAGINE ANCHE A COSTO DI “VIOLARE” LA VERITÀ E DI “INFANGARE” COME AL SOLITO I GIUDICI CHE IN QUESTO CASO STANNO DIMOSTRANDO GRANDE EFFICIENZA E PROFESSIONALITÀ.
Raffaele B.


LASTAMPA
L’ACCORDO PER IL CASINO’ DI CAMPIONE PREVEDEVA UN «PACCHETTO» COMPRENSIVO ANCHE DELLE RAGAZZE PRONTE A PROSTITUIRSI
Vittorio Emanuele: sì ho corrotto il sindaco
Dopo la confessione il gip ha concesso gli arresti domiciliari in un appartamento di Roma
24/6/2006
Guido Ruotolo
POTENZA. Un fuoristrada nero, con i vetri oscurati. Sono le quattro del pomeriggio e Vittorio Emanuele di Savoia lascia il carcere di Potenza, diretto a Roma. Non è libero, il gip Iannuzzi gli ha concesso i «domiciliari» (la dimora scelta è a Roma).

Anche altri imputati lasciano Potenza per gli arresti tra le mura domestiche: Rocco Migliardi, Ugo Bonazza, il segretario del principe Gian Nicolino Narducci. Nessuna decisione per il portavoce di Gianfranco Fini, Salvo Sottile, che resta anche lui ai domiciliari. Una settimana dopo, l’inchiesta del pm Woodcock, che ha messo a soqquadro il mondo della nobilità e della politica, sollevando un mare di polemiche per le intercettazioni boccaccesche che violano la privacy, trova «conforto» dagli interrogatori degli indagati... CONTINUA

Il principe, che voleva «chiarire», accettando l’interrogatorio ha nei fatti ammesso le sue responsabilità, compromettendo ulteriormente la posizione di altri indagati, come il sindaco di Campione, Roberto Salmoiraghi...CONTINUA

il principe non ha avuto difficoltà ad ammettere che l’«accordo» per il Casinò prevedeva un «pacchetto» comprensivo anche di ragazze : «Prostitute - commenta il gip - che il Bonazza ha ammesso di aver conosciuto e contattato. Bonazza ha ammesso pure di aver fornito a Vittorio Emanuele, in più occasioni, donne disposte a prostituirsi»...CONTINUA

Vittorio Emanuele ha ammesso di aver foraggiato la polizia di frontiera «chiarendo che ciò scaturiva dall’esigenza di evadere l’Iva sulla cose trasportate» (un fucile)... CONTINUA

Sulla corruzione ai Monopoli di Stato, lo stesso imprenditore messinese Rocco Migliardi ha confessato di aver pagato ventimila euro per ottenere quei nullaosta tanto desiderati. Naturalmente, anche a Vittorio Emanuele, diecimila euro, nell’incontro immortalato da una telecamera degli investigatori a Villa d’Este.

Più complicata la posizione di Salvo Sottile.
A Potenza, rimane indagato per la vicenda dei Monopoli (fu lui a mettere in contatto il gruppo del principe con il direttore generale Giorgio Tino e la sua compagna, Anna Maria Lucia Barbarito, responsabile dei nullaosta). Nel suo interrogatorio, il portavoce di Gianfranco Fini ha ammesso di aver messo in contatto il gruppo con i Monopoli. Nulla di più. Per quanto riguarda, invece, la contestazione della concussione sessuale, Sottile ha negato di aver avuto rapporti con Elisabetta Gregoraci. Circostanza che la showgirl ha alla fine ammesso nel suo interrogatorio del 12 maggio scorso. Un interrogatorio che lei, nei giorni scorsi, ha pubblicamente disconosciuto, arrivando a denunciare che avvenne in un clima fortemente intimidatorio (a domanda precisa del pm lei negò di essere «intimorita»). Ammettendo di aver fatto l’amore con Sottile «perché mi andava di farlo».
  

ILRESTODELCARLINO
La Gregoraci al contrattacco:
'Pressioni? Le ho ricevute dal pm...'
  
La soubrette nega di aver mai avuto rapporti sessuali con Salvo Sottile, portavoce di Fini. Ma la 'deposizione-confessione' davanti alla polizia sarebbe stata registrata  

ROMA, 23 giugno 2006 - Duro atto d'accusa di Elisabetta Gregoraci nei confronti degli inquirenti della Procura di Potenza.
La soubrette accusa in particolare il pm John Woodcock di avere fatto pressioni su di lei nel corso di un interrogatorio e nega di avere avuto rapporto sessuali con Salvatore Sottile, portavoce del leader di An Gianfranco Fini.

«Non ho avuto nessun rapporto sessuale con Salvatore Sottile nè ho subito alcuna pressione, le uniche pressioni che ho subito le ho ricevute dal pubblico ministero Henry John Woodcock. Sono stata interrogata per delle ore da tre persone in una stazione di Polizia, un'esperienza che non auguro a nessuno»... CONTINUA

Nessun commento: