giovedì, aprile 27, 2006

ITALIA E IL VICOLO CIECO DELLA GUERRA SBAGLIATA

MENTRE CI ASSOCIAMO AL CORDOGLIO PER LA MORTE DEI NOSTRI MILITARI IN IRAQ, VORREMMO RIFLETTERE ANCORA UNA VOLTA SULLE EFFETTIVE RAGIONI DI QUESTA “GUERRA” E QUINDI DEL NOSTRO INTERVENTO IN QUEL PAESE.
IL CENTRODESTRA SI OSTINA A “GIUSTIFICARE” L’INTERVENTO COME “MISSIONE DI PACE” AVENDO INIZIATO L’AZIONE LI DOPO LA FINE DEL INTERVENTO AMERICANO NEL QUADRO DELLA FAMOSA “GUERRA PREVENTIVA” GIUSTIFICATA PER LA PRESENZA DI ARMI DI “DISTRUZIONE DI MASSA” POI RIVELATASI “FALSA” E NON APPROVATA INIZIALMENTE DALL’ONU.
A SEGUITO DI CIÒ L’AMMINISTRAZIONE BUSH UTILIZZÒ UN’ALTRA INCREDIBILE GIUSTIFICAZIONE: ABBATTERE LA DITTATURA DI SADDAM HUSSEIN ED ESPORTARVI LA DEMOCRAZIA. SE FOSSE VERO DOVREBBERO ABBATTERE LE TANTISSIME ALTRE DITTATURE CHE ANCORA ESISTONO NEL MONDO.
MA COSÌ NON È. E NON È NEMMENO LA RAGIONE ULTIMA: QUELLA DELLA GUERRA CONTRO IL TERRORRISMO FONDAMENDALISTA. NO, IL TERRORISMO AUMENTA E SI ALLARGA NELL’AREA E NEL MONDO INTERO.
LE RAGIONI SONO BEN ALTRE. NOI ITALIANI CON QUESTA “GUERRA PREVENTIVA” NON C’ENTRIAMO NULLA. COME NON C’ENTRAVANO NULLA TUTTI GLI ALTRI PAESI CHE POI SE NE SONO ANDATI, ULTIMA LA SPAGNA DI ZAPATERO.
TUTTI COSTORO OPERAVANO AGLI ORDINI DEGLI AMERICANI COSÌ COME I NOSTRI SOLDATI LO FANNO TUTTORA! CHE MISSIONE DI PACE È SE SI OPERA AL COMANDO DEGLI “ATTACCANTI”?
AUSPICHIAMO CHE PRODI TIRI FUORI L’ITALIA DA QUESTO “VICOLO CIECO” IN CUI BERLUSCONI L’HA CACCIATA SEGUENDO SUPINAMENTE BUSH NELLA SUA “GUERRA SBAGLIATA” COSÌ COME RICONOSCONO ORA DUE AMERICANI SU TRE.
POSTO SU QUESTA LINEA BUSH VORRÀ FARE LA “GUERRA PREVENTIVA” ANCHE ALL’IRAN, COME SI ERA GIÀ DA TEMPO PURTROPPO TEMUTO.
Raffaele


ADNKRONOS
Iraq, Ciampi: ''Sgomento e immenso dolore''
Benedetto XVI: ''Grande dolore''. Casini: ''Il più vivo cordoglio della Camera''. Prodi: ''Questa tragedia colpisce tutta l'Italia''. Berlusconi: ''Profondamente addolorato''
Roma, 27 apr. (Adnkronos/Ign) - ''Sgomento e immenso dolore'' è stato espresso dal capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi, dopo aver appreso dal ministero della Difesa le prime notizie del grave attentato di Nassiriya.
Il presidente della Repubblica è in costante contatto con le autorità competenti per seguire gli sviluppi della vicenda. "Il mio pensiero - si legge in un comunicato della presidenza della Repubblica - va alle famiglie delle nuove vittime di Nassiriya. Sento con loro un immenso dolore per la perdita di questi giovani che operavano con onore al servizio della patria''. ''La mia solidarietà va all'Esercito italiano e all'Arma dei Carabinieri, ancora una volta duramente colpiti.
Tutta l'Italia, unita, si stringe attorno alle Forze Armate per piangere i nostri caduti. Ho fiducia - sottolinea il capo dello Stato - che i responsabili di questo vile attentato saranno individuati e perseguiti".
Ciampi ha osservato un minuto di silenzio per commemorare le vittime di Nassiriya, sul palco allestito di fronte al Colosseo in occasione della festa dei Vigili del Fuoco...CONTINUA


ANSA
Dopo Usa e GB, sono 29 i connazionali caduti
(ANSA) - ROMA, 27 APR -Sono 29 le perdite militari italiane totali in Iraq: il nostro Paese e' il terzo per contributo di sangue dopo Usa e Gran Bretagna. Il contingente Usa - stando alle cifre ufficiali del Pentagono aggiornate al 25 aprile citate dal sito della Bbc - dall'inizio della guerra fino ad oggi ha perso 2.391 soldati; quello britannico, secondo la Bbc, e' a quota 104 mentre l'Italia, al terzo posto, precede l'Ucraina, che a dicembre ha ritirato il proprio contingente dopo aver perso 18 uomini.


INTERNAZIONALE
Bush sempre più solo
Continua a far discutere la politica estera del presidente George W. Bush, sempre più condizionata dagli scontri a distanza con il governo di Teheran.
24/04/2006
Lo storico Arthur Schlesinger Jr., ex consigliere di John F. Kennedy, ripercorre sul Washington Post le tappe della recente storia statunitense, e critica Bush, a meno di tre anni dalla conclusione del suo mandato. "Gli restano ancora mille giorni da passare alla Casa Bianca. Ma su questo periodo aleggia lo spettro una guerra preventiva contro l'Iran. Significa che il presidente non ha imparato niente dai suoi predecessori. Nel 1848 Abraham Lincoln si dichiarava contrario alla guerra contro il Messico perché avrebbe costituito un pericoloso precedente. Dopo di lui, anche Harry S. Truman e Dwight D. Eisenhower hanno rinunciato a fermare con le maniere forti le mire espansionistiche di Stalin in Europa"…CONTINUA

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