lunedì, febbraio 27, 2006

PAURA DEL CONFRONTO O RINUNCIA DEI VANTAGGI

RICOSTRUIAMO GLI EVENTI E VEDIAMO CHE IL 1 FEB SCORSO VIENE APPROVATO A MAGGIORANZA IL “REGOLAMENTO” CHE PREVEDE DUE FORZATURE ED UN VANTAGGIO DELLA CONFERENZA FINALE A BERLUSCONI.
IL 2 FEB LO STESSO PRODI DA BRUXELLES BOCCIA QUELLE REGOLE CHE DI FATTO VANNO CONTRO LA “PAR CONDICIO”.
PAOLO BONAIUTI (FI) NE “IL TEMPO” AFFERMA “FURBESCAMENTE” CHE CON QUEL “REGOLAMENTO” SI APPLICA LA LEGGE DELLA “PAR CONDICIO”.
PAOLO GENTILONI PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE DI VIGILANZA DICHIARA CHE LA CONFERENZA FINALE NON È UN DIRITTO DIVINO, NÉ È PREVISTO DALLA LEGGE. BASTEREBBE CHE IL PREMIER VI RINUNCI PERCHÉ SI FACCIA IL CONFRONTO.
SI TRATTA DI PRODI CHE VUOLE EVITARE IL CONFRONTO OPPURE DI BERLUSCONI CHE NON VUOLE RINUNCIARE AI VANTAGGI CHE QUEL “REGOLAMENTO” GLI DA?
Raffaele

ILTEMPO
«Scuse fumose per evitare il confronto tv»
lunedì 27 febbraio 2006
«PRODI e i suoi si stanno arrampicando sugli specchi per evitare i confronti in tv. Lo stridio di tutte queste unghie sui vetri ci induce a precisare alcuni punti». Così esordisce Paolo Bonaiuti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio e portavoce di Berlusconi, in una dichiarazione di replica alle obiezioni sollevate dal leader dell'Unione Romano Prodi anche ieri alla kermesse di apertura della campagna elettorale. «Per prima cosa la Commissione di vigilanza, ovvero il Parlamento, ha votato democraticamente, a maggioranza, un regolamento che applica la "par condicio", tanto amata e tanto lodata dalla sinistra. Il regolamento fissa, tra l'altro, due incontri tra i capi delle coalizioni sul servizio pubblico, ovvero su Rai1. Ma a Prodi piace la legge e non il regolamento che lo costringe a incontrare due volte Berlusconi...CONTINUA


IMGPRESS
GENTILONI: PREMIER RINUNCI ALLA CONFERENZA TV
(27/02/2006)
-Se il premier rinunciasse alla conferenza stampa finale in tv "sarebbe un'ottima premessa per un'intesa. Quell'appuntamento non è un diritto divino, né è previsto dalla legge. Ha fatto bene Prodi a far circolare il protocollo tv Bush-Kerry".
Paolo Gentiloni, presidente della commissione di Vigilanza sulla Rai interviene nel dibattito sul confronto televisivo tra Prodi e Berlusconi e in un'intervista al Corriere della Sera replica anche al portavoce del premier Paolo Boaniuti che ieri ha sottolineato come le regole sulle presenze tv dei politici fossero state votate dal Parlamento.
"Quel documento, votato a maggioranza dal centrodestra -puntualizza Gentiloni- che come presidente devo comunque applicare, sul piano politico contiene due evidenti forzature: l'imposizione del modulo a tre punte, con i confronti tra gli altri tre leader, e la conferenza stampa finale di Berlusconi, un sostanziale strappo alla par condicio"...CONTINUA


RAINEWS24
Par condicio. Prodi boccia le regole della commissione di vigilanza Rai.
Bruxelles, 2 febbraio 2006
Da Bruxelles, il leader dell'Unione Romano Prodi da' un giudizio negativo sulle nuove regole approvate dalla commissione di vigilanza in materia di par condicio, ma non si esprime sul fatto se andra' o meno al faccia a faccia con il premier Berlusconi.
"Ancora una volta c'e' stata una imposizione", commenta Prodi, sottolineando "il metodo di approvazione solo con la maggioranza: avremo due 'faccia a faccia' ed un discorso allo specchio, vale a dire con il presidente del consiglio da solo".
Il giudizio di Prodi e' quindi negativo e alla domanda se andra' al faccia a faccia con Berlusconi, non risponde.


RAINEWS24
Par condicio. La Commissione di Vigilanza approva il regolamento.
Roma, 1 febbraio 2006
Saranno due i faccia a faccia tra Silvio Berlusconi e Romano Prodi. Lo ha stabilito oggi la Commissione di Vigilanza che ha approvato il regolamento con 17 voti a favore, 10 contrari e un astenuto. La par condicio entrera' in vigore al momento dello scioglimento delle Camere.
Il regolamento prevede che il ciclo di dibattiti si concluda con una conferenza stampa del presidente del Consiglio.

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