sabato, gennaio 21, 2006

GIOCO SPORCO IN CAMPAGNA ELETTORALE

SIAMO ALLA DENUNCIA PUBBLICA DI “SPIONAGGIO POLITICO” CHE IL GOVERNO IN CARICA FAREBBE AI DANNI DEL MAGGIOR PARTITO DELL’OPPOSIZIONE. VI SAREBBE NIENTEMENO CHE UN CD CON MIGLIAIA DI REGISTRAZIONI DI TELEFONATE DA UTILIZZARE NELLA CAMPAGNA ELETTORALE. INOLTRE HO TROVATO UN ARTICOLO “INQUIETANTE” SU AGI DI UNA LETTERA DI RISPOSTA “INFUOCATA” DI COSSIGA A PERA PROPRIO SULL’ATTIVITÀ DI “SPIONAGGIO TELEFONICO” CONTRO L’OPPOSIZIONE E PER IL QUALE SI CHIEDE IL RUOLO AVUTO DA UN CERTO UFFICIALE DELLA GUARDIA DI FINANZA.  INSOMMA SI PREANNUNCIA UNA CAMPAGNA ELETTORALE MOLTO “VELENOSA”, PIENA DI “INTRIGHI” E DI VIOLAZIONI DI REGOLE PUR DI EVITARE AL CAVALIERE LA SCONFITTA PREVISTA DA TUTTI I SONDAGGI.
Raffaele

SU UNITA
Spionaggio contro l'opposizione: in un cd intercettazioni avvelenate
21.01.2006
Guido Calvi, avvocato e senatore Ds, denuncia l'esistenza di un compact disc nel quale sarebbero registrate quasi duemila registrazioni di telefonate. «Un prodotto taroccato» spiega Calvi che paventa una campagna di maldicenze e veleni contro i Ds. «Lo stesso identico meccanismo dei fascicoli del Sifar..». Negli anni Sessanta il Sifar (come si chiamava allora il servizio segreto) diretto dal generale de Lorenzo raccolse centinaia di migliaia di fascicoli ricattatori su uomini politici…CONTINUA
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SU AGI
PERA-COSSIGA scontro SU PREROGATIVE
(AGI) - Roma, 21 gen - Francesco Cossiga usa il piccone contro il Presidente del Senato Marcello Pera e lo accusa di "violare antichissime e fondamentali prerogative parlamentari". Oggetto del contendere sono tre interpellanze che Cossiga intende presentare al Senato sulle intercettazioni telefoniche e sul ruolo di un ufficiale della Guardia di Finanza.
Nella lettera di Cossiga da Tunisi, l'ex Capo dello Stato scrive: "Le interpellanze e le interrogazioni erano rivolte a difesa del ministro dell'Economia, dato che gia' si cominciava a parlare di 'attivita' di spionaggio telefonico' contro l'opposizione, cio' che ha scritto ora diffusamente la stampa, compiuta da ufficiali del corpo di polizia da lui dipendente, cosa cui peraltro io non credo".
Pera ha giudicato "non ricevibili" le interpellanze di Cossiga "se non modificate attraverso l'eliminazione di quel riferimento nominativo" dell'ufficiale della Guardia di Finanza.
Questa la lettera di risposta di Cossiga a Pera: "Tunisi, il 20 Gennaio 2006. Signor Presidente, ricevo la lettera con la quale mi informa che intende dichiarare irricevibili mie interpellanze ed interrogazioni.
Lei e' stato male consigliato dal Ministro dell'Economia e delle Finanze, cui interpellanze ed interrogazioni erano rivolte, ed a difesa del quale io le avevo anche presentate, dato che gia' si cominciava a parlare di "attivita' di spionaggio telefonico" contro l'Opposizione - cio' che ha scritto ora diffusamente la stampa -, compiuta da ufficiali del corpo di polizia da lui dipendente, cosa cui peraltro io non credo.
Cio' che assolutamente non Le permetto e' di mancarmi di rispetto, ironizzando sul mio dire e sul mio scrivere, anche perchè di Lei tutto si può dire salvo che sia portato all'ironia e quindi a giudicare su di essa.
Rimane ferma la mia pretesa di iscrizione all'ordine del giorno delle interpellanze ed interrogazioni da me presentate, anche a difesa - vedo purtroppo ancora incompresa - dell'amico Giulio Tremonti, Ministro dell'Economia e delle Finanze e dello stesso, anche se non particolarmente amico, Governo Berlusconi, dalle accuse di "spionaggio politico" ormai notoriamente ribadite con compiacimento dalle file di parte della stessa maggioranza.
Richiamo severamente la Sua attenzione sul fatto che con questo Suo comportamento Ella viola antichissime e fondamentali prerogative parlamentari. Rimane certo la consolazione di sicura garanzia delle prerogative del Parlamento alle quali Lei, non venendo rieletto all'ufficio che fortuitamente ricopre, non potrà più portare sfregio".(AGI)
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