giovedì, ottobre 20, 2005

LA DEVOLUTION DELLA LEGA NORD

MENTRE SI APPROVA LA “DEVOLUTION” COME PREMIO ALLA LEGA NORD PER IL SOSTEGNO ALLA MAGGIORANZA SULLE ALTRE MISURE, SI STA GIÀ PENSANDO DI CANCELLARE LA LEGGE SULLA “PAR CONDICIO” E DI FAR PASSARE LA “EX-CIRIELLO” O MEGLIO “SALVA PREVITI” ALLO SCOPO DI COMPLETARE IL “SOVVERTIMENTO” DELLE ISTITUZIONI DA ESSI CHIAMATA “RIFORMA DEMOCRATICA” DELLO STATO.
COME PUÒ DEFINIRSI TALE UN SISTEMA NEL QUALE CON LA “DEVOLUTION” SI DISARTICOLA LO STATO, CON LA CANCELLAZIONE DELLA “PAR CONDICIO” SI METTE IL SILENZIATORE RADIOTV A CHI NON HA I MEZZI E INFINE CON LA “SALVA PREVITI” SI DA IMMUNITA’ AI CORROTTI E CORRUTTORI.
LA MAGGIORANZA SI AFFRETTA NERVOSAMEMENTE AD APPROVARE TUTTE QUESTE LEGGI VERGOGNA PERCHÉ SIAMO ALLA FINE DELLA LEGISLATURA, NEL MOMENTO IN CUI ESSI NON GODONO PIÙ DEL CONSENSO CHE LI AVEVA PORTATI AL GOVERNO, E LO SANNO!
Raffaele


Prodi: ''La Cdl corre verso il baratro della devolution''
20 Ottobre 2005   ore  16:29

Roma, 20 ott. (Adnkronos/Ign) - ''La maggioranza corre verso il baratro della devolution e sancisce, con il voto che tra poco sarà dato, la vittoria del movimento più separatista, antitaliano e più estraneo alla civiltà italiana, ovvero la Lega Nord''. Lo ha detto il leader dell'Unione Romano Prodi all'assemblea dei parlamentari dell'Unione.

''Quella di oggi - ha dunque sottolineato Prodi - è la vittoria del movimento più separatista ed estraneo alla nostra storia, ovvero la Lega nord''. ''Un piccolo numero di parlamentari - ha proseguito - che rappresentano una piccola parte del Paese, è riuscito a imporre una riforma che la maggioranza degli italiani non vuole''.

Per il leader dell'Unione, quindi, ''oggi è un grande passo indietro del Paese. Solo il popolo italiano intero lo potrà correggere ha affermato, galvanizzando i deputati dell'Unione. ''Si sta per votare un testo che non ha nulla ha a che fare con la dignità della Costituzione - aveva aggiunto - un testo messo in campo da chi ritiene che tutto sia trattabile e negoziabile.

La battaglia che vi apprestate a fare tra poche ore resterà nella storia, è possibile che sia destinata alla sconfitta, ma sappiamo che è una buona battaglia, che con noi c'è il popolo italiano di ieri, di oggi e di domani e i padri della Costituzione''.

Al Professore replica il premier Silvio Berlusconi. ''I toni che ho visto usati stamattina dal signor Prodi non sono da dialettica politica ma da guerra civile'', ha infatti affermato il presidente del Consiglio, che difende i contenuti della riforma, sostenendo che ''è indispensabile per rimediare alla malariforma che ha fatto la sinistra alla fine della passata legislatura.

Prodi, che replica: ''Prego Berlusconi di andarsi a leggere quel che ho detto sul mio sito, dove, da questa mattina, è disponibile il testo integrale del mio intervento nel “Discorso ai parlamentari dell'Unione su modifica Costituzione”. Lo sfido a trovarci una sola parola che incita alla guerra civile''.

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