martedì, ottobre 04, 2005

Il VICARIATO: "RENATINO RESTA A SANT'APOLLINARE"

QUESTA NOTIZIA HA DELL'INCREDIBILE PERCHE' VIENE CITATA DAI MEDIA COME FOSSE LA SOLITA NOTIZIA NORMALE, SENZA RILIEVO, SENZA COMMENTO! CI PENSATE, ESSA DENUNCIA IN MODO INEQUIVOCABILE CHE CI FURONO ALL'EPOCA (1990) "CONNIVENZE" TRA IL VATICANO, LA CRIMINALITA', L'EVERSIONE NERA E LA MASSONERIA P2.
FU ALLORA UN PERIODO CARICO DI MOLTI MISTERI MAI SVELATI! ORA PERO' IL VATICANO POTREBBE DARSI DA FARE PER "RIMEDIARE" E INVECE NIENTE DA FARE!
Raffaele
Il boss della Magliana sepolto accanto ai cardinali
- "La cripta di De Pedis rimane al suo posto, la decisione fu presa da monsignor Poletti e noi non possiamo modificarla". A "Chi l'ha visto?" la replica del Vaticano alle proteste di molti cattolici per la scelta di inumare il criminale nella splendida basilica.

Roma, 4 ottobre 2005 - Ecco un altro capitolo di uno dei misteri più singolari e se vogliamo "letterari" di Roma. La vicenda è quella della sepoltura di Enrico De Pedis, detto "Renatino", nella Basilica di Sant'Apollinare, a due passi da Piazza Navona. De Pedis è uno dei boss della banda della Magliana assassinato nel febbraio e inumato nelle camere mortuarie sotterranee della Basilica il 24 aprile 1990, dopo una prima tumulazione frettolosa al Verano...
Ricordiamo che in base al regime concordatario, la cripta è inaccessibile per le autorità italiane. Il Vicariato si è detto disposto a collaborare ai fini dell'accertamento della verità e delle ragioni di una tale scelta, ma la verità potrebbe essere ancor più scomoda e inquietante alla luce di un possibile collegamento tra la vicenda di "Renatino" e quella tutt'oggi senza soluzione della scomparsa, nel 1983, di Emanuela Orlandi, che fu vista l'ultima volta proprio a due passi dalla Basilica, presso la scuola di musica vaticana che lei frequentava.
Una telefonata anonima a "Chi l'ha visto?", il 12 settembre, aveva detto: "Se volete saperne di più su Emanuela Orlandi, guardate nella tomba di De Pedis"...CONTINUA

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